Gentile Direttore,
citando l’Art. 4 della Costituzione Italiana: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto…”, voglio significare tutto il mio sdegno nei confronti dell’ordinanza comunale in riferimento agli “Street Bar” che entrerà in vigore il prossimo 4 agosto. La stessa, per quanto letto sul quotidiano che Lei dirige, la ritengo lesiva e discriminante nei confronti di alcuni locali rispetto ad altri, rei di ledere la salute di persone forse più attente al valore commerciale degli immobili di loro proprietà più che alla salute stessa. Le premetto che frequento i locali oggetto dell’ordinanza e, come parte direttamente coinvolta, ritengo la loro presenza un fattore estremamente positivo per la nostra città. Probabilmente l’assessore Modonesi non ha tenuto conto di che cos’era quella parte della città prima che alcuni imprenditori decidessero di investire, rinnovando e rilanciando, una zona del centro storico che precedentemente era in mano a tossicodipendenti, spacciatori ed altri simili “stimabili” personaggi. Probabilmente si sarà consultato a lungo con il Sindaco Sateriale, che, non essendo nemmeno di Ferrara, gli avrà descritto di una città di dieci anni fa che nemmeno conosce. Qui si sta parlando di un’ordinanza non per la salute dei residenti, bensì ad una che faccia clamore, che li faccia ricordare, o che magari sia utile alle prossime elezioni del 2009. Questa sta arrecando forte pregiudizio alla libera impresa. Quando si è redatta forse non si è tenuto in giusto conto alcuni aspetti che mi piacerebbe sottoporre a Lei ed ai suoi lettori: in primo luogo questi locali hanno contribuito e contribuiscono a tenere il nostro centro storico “pulito” dalla criminalità, perché, come è ben noto, difficilmente si commettono reati nei luoghi in cui c’è frequentazione. Vorrei significare altresì che questi esercizi commerciali, la cui unica “colpa” è quella di regalare qualche momento di spensieratezza ai frequentatori, contribuiscono in maniera significativa all’economia infatti, danno occupazione (in tutti i locali il numero dei dipendenti è considerevole), sviluppano altri indotti probabilmente sfuggiti alla nostra amministrazione comunale. Uno di questi è sicuramente il numero di iscritti all’ateneo della nostra città, poiché, ancorché per la ottima qualità dell’università, i giovani tendono ad iscriversi in città che gli possano offrire anche divertimento, aggregazione, vita. Un altro sono le affittanze, in quanto gli studenti che provengono da altre città prendono in locazione gli appartamenti di nostri concittadini, vanno a fare la spesa nei nostri negozi e così via. Si tenga anche in considerazione che questi “Street bar” permettono ai giovani di non dover andare a cercare divertimento altrove, conseguentemente non rischiare la vita lungo le strade di notte. Si fa tanto oggi per la prevenzione e la sicurezza dei giovani sulle strade e la nostra amministrazione chiude i locali che questi frequentano, spero non con l’intento di mandare tutti “a letto presto”. Ma dal momento che di discriminazione non si può parlare salvo non si favorisca qualcuno a danno di altri, vorrei mi fosse spiegato perché il provvedimento colpisce solo alcuni degli ormai tanti locali del centro storico della nostra città. Sia chiaro fin da subito che non intendo bisogni estendere l’ordinanza a tutti, ma ritengo assolutamente illegittimo limitare la capacità imprenditoriale solo di alcuni. L’amministrazione comunale come pensa di intervenire circa il danno patrimoniale che questa ordinanza inevitabilmente creerà ai locali? Nel caso uno di questi fosse oggetto di vendita chi rimborserà il minor valore degli stessi a seguito dell’ordinanza? Un’altra cosa curiosa è che il provvedimento ha lo scopo di salvaguardare la salute dei residenti delle zone in cui si trovano gli “Street bar” avvalorate da misurazioni di decibel fatte alcuni mesi fa mediante l’ausilio di fonometri. L’ordinanza prevede però che durante lo svolgimento del Buskers Festival i locali, in deroga all’ordinanza, potranno tenere aperto fino a notte inoltrata. Durante questo periodo la salute dei cittadini è da ritenersi sospesa o a repentaglio? Per poi non parlare di Ferrara Sotto le Stelle, che a decibel probabilmente non ha nulla da invidiare agli “Street bar”. Ritengo che entrambe le manifestazioni appena citate portino, proprio come i locali del centro, buon apporto economico alla città e siano una vetrina importante a cui è giusto non rinunciare, però le prime probabilmente sono più tutelate forse perché danno più “soddisfazione” al Comune di quanto non diano direttamente i locali del centro storico.
Alla luce di quanto appena esposto vorrei tanto che l’amministrazione comunale valutasse più attentamente l’ordinanza appena emanata, cercando, per quanto possibile, di vedere più lontano del proprio naso. Non facciamo morire il centro della nostra città, non lasciamolo nelle mani della criminalità, non lasciamo che l’interesse di pochi superi quello di una comunità di giovani che trovano nei locali del centro storico motivo di aggregazione e divertimento.
RingraziandoLa per lo spazio che vorrà concedermi, porgo cordiali saluti.
Enrico Colombani
Firmatari:
Matteo Pirazzoli
Stefano Mantovani
Guiscardo Lorito
Francesca Roversi
Alessio De Angelis
Piero Visser
Paolo La Rosa
Stefano Solaroli
Giovanna Ferraresi
Francesca Ferraresi
Maddalena Navarra
Gabriella Colombari
Andrea Cavicchi
Marilea De Santis
Stefano Piazzi
Marco Gallottini
Clarissa Vecchiattini
Anna Marchetti
Nicola Deleonardis
Inviato da: STE7600
il 02/04/2008 alle 11:33
Inviato da: il_vecchi
il 01/04/2008 alle 12:00
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il 22/12/2007 alle 22:17
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il 09/12/2007 alle 16:57
Inviato da: STE7600
il 28/11/2007 alle 16:26