L'Inafferrabile Sé

Acquari Perduti


 Quel fiume che tutti ci trasporta non ha argini e destino, scopo o significato;in esso siamo immersi e da esso traiamo nutrimento ed energia.Quell'immobile impeto cinetico è il fondamento di ogni movimento.Nessuno ne conosce l'origine e niente scoprirà la sua foce.Un energia devastante per i nostri piccoli prìncipiper i nostri confini e per la nostra struttura.Troppo vasto è l'oceano per il piccolo pesce rossotal che si rende necessario  un intervento di limitazione drastico e salutare; immaginarne i limiti onde poternuotare nel finito imposto come espediente difensivonella vastità dello scenario in cui ci si perderebbe in mancanza di  questo processo limitativo.Ma cè un momento , alla fine dell'inganno terapeuticoche la vita mostra chiaramente i suoi attributi.Ed ecco apparire un angoscia , un terrore insostenibile una devastante disgregazione di ogni miraggio e di ogniirreale margine nel momento della sua rivelazione.E si resta così, tremanti , attoniti e lacerati dal trovarsi con la piccola coscienza del pesciolino rossoimersi nell'oceano infinito del buio abissale .Ed è in questo buio pieno di luce distruttiva cheil cervello del pesciolino ,è costretto a  rinunciare  alle sue proiezionied accetta la nuova frontiera immergendosi, arrendendosi alla vastità della nuova realtà.Superata così la vastità dell'immensoil morire della piccola coscienza , fà cessare l'angoscia verso l'illimitato,e con questa nuova mente senza piu confiniecco che l'infinito cessa di atterrire e non negligendonei confini ormai privi di orli , a sguardo apertoecco, si guarda intorno a cercare relazioni e condivisione  nella quale riconoscersi.L'amore allora diviene l'unico conforto al nulla che ci avvolge e l'urgenzadi spazi privi di confini anela, limiti sanciti dal sentimento di un legame d'amore che solo un pesciolino risvegliato potrà condividerecon altri pesciolini solo se essi perderannoi propri limiti.Dal negare la menzogna apparirà la verità.Fuori dalle gabbie o dagli acquari ci sono mondi nuovie sono sempre stati lì, mentre noi specchiandocisui falsi riflessi delle nostre limitate aspirazioni da piccolipesciolini rossi, ne alimentiamo con codardia ogni meschinariduzione.Nel frattempo , la fine del tempo distruggendole entropiche energie dello spazio , libera l'energiadell'amore in cerca di terreni dove librarsi al condividerne i percorsi .E in questo navigare la ricerca di altri spazi coerenti  negli occhi di ogni altro da sè, diviene l'unicoconforto o speranza di un viaggio verso la libertà.Ma tutti dormono, dormono e dormendo sognano di essere svegli.