Una voce sussurrata

Video killed the radio Star..


Alla fine degli anni 70, I Buggles, un gruppo musicale allora in voga, cantavano: “Video killed the radio Star”, «La tv ha ucciso la stella della radio».Poi sono arrivati i social networks e hanno ucciso la stella della tv..Credo che il dramma non sia insito nel verbo utilizzato, “uccidere”, quanto nella illusione che l’oggi sia – senza dubbio, secondo alcuni – migliore dello ieri; tesi sconfessata dal crescente malcontento che rischia di divenire rimpianto per ciò che troppo frettolosamente si è gettato via a causa di un malinteso progresso, invece di ricercare, al contrario, forme intelligenti di complementare coesistenza..Speriamo di riuscire a trovare una soluzione intelligente a queste successive “uccisioni” prima di ritrovarci, quando la bolla di questo finto progresso ci esploderà tra le mani, dentro una crisi che non sarà solo monetaria e rimpiangeremo seriamente d’aver riempito la discarica della vita di tante cose ancora utili ma oramai irrecuperabili..Mi torna in mente un’altra canzone: “Alla fiera dell’Est”, di Branduardi, in cui magistralmente è costruita una successione di eventi concatenati, l’ultimo dei quali sopraffa il precedente, senza soluzione di continuità.