Una voce sussurrata

L'Uomo di Galilea...


 NELLA CHIESA TROVANO POSTO SOLO I PENSATORI E COLORO CHE NON PENSANO: NON C'È POSTO PER QUELLI CHE "CREDONO DI PENSARE"Come le arcate dei secoli segnano il cammino della storia, così il Presepio divenne la Chiesa fondata dal Signore su Pietro. È da notare che le stesse due classi di persone che trovarono la via per giungere al Presepio, giunsero anche alla Chiesa. Soltanto gli eredi dei pastori e i discendenti dei Magi ne varcarono la santità della soglia. Ciò equivale esattamente al dire che nella Chiesa trovano posto solo i due opposti: i pensatori e coloro che non pensano; non c’è posto nella Chiesa per coloro che credono di pensare. Scoprono la Chiesa innanzi tutto i semplici, ovvero coloro che non pensano – la grande massa degli uomini e delle donne la cui ignoranza è più illuminata di quanto lo siano le dottrine dei sapienti – quelle anime semplici che, avendo l’obbligo della fatica quotidiana come i pastori che popolavano le alture della Galilea, non hanno tempo di studiare, o se lo hanno, preferiscono venire istruiti dagli angeli, messaggeri di Dio, come appunto avvenne per quegli stessi pastori. Per il grande esercito che non pensa esiste l’autorità della Chiesa, che i membri accettano con la stessa amorosa obbedienza con cui il bambino accetta le leggi impostegli dai genitori. A loro non importa sapere perché la Chiesa definisce "generazione" la nascita eterna della seconda persona della Trinità; non si preoccupano di sapere come possano esistere gli eventi del pane e del vino senza la sostanza del pane e del vino, così come il bambino non esige di conoscere i particolari dell’amministrazione comunale, per la quale i suoi genitori sono tenuti a votare. Vogliono sapere semplicemente che cosa la Chiesa insegni, e basta. Vogliono soltanto sapere che cosa dica il vicario di Cristo, e ciò li soddisfa. Il mondo li definisce sciocchi, e dice che la Chiesa è piena di una massa di ignoranti. Sì, la Chiesa accoglie milioni e milioni di anime semplici che obbediscono all’autorità per la sola ragione che si tratta della vera autorità; ma questo non vuol dire che siano degli sciocchi. Significa soltanto che la Chiesa, al pari della grotta di Betlemme, è piena di pastori dall’animo semplice. Ma la Chiesa non si occupa soltanto di coloro che non pensano: essa ha cura anche di coloro che pensano, intendendo con tale definizione coloro che ricercano la verità davvero e profondamente. Sin dai tempi del sapiente Paolo fino ai nostri giorni, la Chiesa si è sempre occupata degli eruditi, dalle menti profonde e sagge. Vi sono quelli che vogliono conoscere non solo l’autorità della Chiesa, ma la ragione di tale autorità; vogliono sapere non solo che la Chiesa è infallibile, ma il motivo per cui lo è; non solo che nella Santissima Trinità si trovano tre persone, ma perché non sono quattro. La Chiesa deve curarsi di loro, come il Presepio dovette provvedere ai Magi; e alle menti che vogliono attingere profondamente alla fonte delle Muse, che vogliono sondare l’infinito, scrutare col telescopio della fede le regioni inesplorate del pensiero fin dove non può arrivare l’occhio della ragione, la Chiesa offre gli inesauribili tesori della filosofia e della teologia, al confronto dei quali la più alta matematica e la fisica astrale non sono che sottili ruscelli e giocattoli della mente umana. Il mondo dice che tale sapere è vano, che la teologia non è profonda; e non basta: dice anche che sono tutte sciocchezze! Ma ciò non vuol dire che lo siano. Vuol dire, al contrario, che la Chiesa, come la grotta di Betlemme, è popolata di saggi che, come i Magi, sono tanto sciocchi da seguire una stella fino a che essa li conduca a Dio.(Fulton J. Sheen, da "L'Uomo di Galilea" edizioni Fede e Cultura)