L' ATTIMO FUGGENTE

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L E    M I L L E   A   1/2   N O T T ECuscini damascati ornati di frange e pendagli d'oro gettati come petali su piccoli letti a baldacchino. Divani e poltrone, specchi e tappeti scarlatti e nell'aria denso il fumo profumato dei narghilè. Nelle ballerine verdi-velate pulsa la danza dai sottili polsi inanellati fin giù nei ventri arrotondati e nudi. Ci invitano a ballare, sorrido ma m'impunto come un asino, la mia è mente vaga, l'ora irripetibile, il corpo l'hanno abbandonato e sciolto opportune dosi di boukha sicchè sto così bene lì, acciambellata sorniona sul cuscinone mentre quella serva dell'architetto mi accarezza le dita. Mi si prende per la mano, dai balla, ma no cosa dici, su vieni, avanti, no dai la prossima volta. La ragazza mi viene incontro: ha occhi neri e capelli corvini, labbra scure e un sorriso mite e ammiccante insieme. Si sfila un bracciale rigido, sottile e dorato: tieni. Aggrotto la fronte, vorrei dirle qualcosa ma sono ipnotizzata dal suo sguardo di bronzo, la fisso sorridendo con un solo lato della bocca mentre finalmente L. riesce a portarmi via a ballare. L'intreccio delle dita è uno shock, sussulta il petto e s'agglutina il sangue mentre in alto, un soffitto drappeggiato di veli chiari è il cielo albeggiante di questa notte araba.Ofra Haza - Im Nin'Alu (1987) C U R I O S I T A '"Im Nin'alu" (אם ננעלו) is a Hebrew poem by the 17th century's Yemenite Rabbi Shalom Shabazi (Hebrew: שלום שבזי‎, Arabic: سالم الشبزي‎), which has later been put to music, and was sung by Israeli Yemenite singer Ofra Haza and others.The poem starts with the words :"Im nin'alu daltei n'divim daltei marom lo nin'alu""Even if the gates of the rich will be closed, the gates of heaven will never be closed"(WIKIPEDIA)