L' ATTIMO FUGGENTE

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Si stavano avvicinando all'orlo del promontorio e tutt'intorno a loro si intravedeva il paesaggio, ma la rete scura dei cespugli  lo frantumava in innumerevoli frammenti. Lui era tutto preso dal suo sigaro  e dallo sforzo di trattenere i rami flessibili perchè non la colpissero. Lei era felice di essere scampata alla noia. Ogni passo, ogni ramoscello, le  sembrava pieno di significato.(.......)Proprio in quel momento il terreno cedette e con uno strillo Lucy scivolò fuori dal bosco. La luce e la bellezza la avvolsero. Era caduta su una piccola radura, coperta da cima a fondo di violette."Coraggio!" esclamò il suo compagno, che ora stava dritto in piedi, circa sei piedi sopra di lei. "Coraggio e amore!".Lei non rispose.Sotto di lei il terreno scendeva di colpo verso il paesaggio, e le violette scorrevano giù a rivoli, torrenti e cateratte, allagando di blu il pendio, turbinando intorno ai fusti degli alberi, raccogliendosi in pozze nelle conche, coprendo l'erba di macchie di schiuma azzurra.Ma mai con tanta profusione come nel punto in cui lei si trovava: era quella radura la sorgente, la fonte primaria da cui sgorgava la bellezza a irrorare la terra.(.......)George si era voltato sentendola arrivare.Per un attimo la contemplò come fosse caduta dal cielo. Colse la gioia che s'irradiava dal suo volto, vide i fiori lambire il suo vestito come onde azzurre. I cespugli sopra di loro si richiusero. Egli si avvicinò e la baciò.(Edward Morgan Forster - "Camera con vista",1908)