Lopez e d'intorni

Praticamente...


... ho disegnato per 48 ore filate... ho finito di stampare 5 minuti prima della consegna ma adesso... eccomi qui bello rillassato e soddisfatto del lavoro! Ebbro da questa giornata sono anche arrivato ad una conclusione filosofica di vita quotidiana metropolitana... che ovviamente vi esperrò con somma gioia tra poche righe!Vi introduco il discorso citando quei gran saggi ma bassi di statura... cinesi: "fatti giunco, non essere quercia e lascia la tempesta scorrere... le quercie saranno spazzate via... i giunchi si piegheranno ma poi torneranno dritti e alti verso il cielo"Dopo la mega consegna mi son permesso di cazzeggiare in università tra gli innumerevoli incontri di amici e amiche e una ragazza che sta facendo la tesi mi dice che contemporaneamente si sta preparando all'esame di stato per diventare subito architetto (in modo da poter firmare un progetto, ndL)... ovviamente sta facendo male le due cose...Personalmente sono per avere un solo obbiettivo perchè morbido come un giunco decido e cambio la mia vita in base a quello che mi offre!MAI faccio progetti a lunga scadenza... alla mia amica ho risposto che personalmente quando disegno davanti al computer penso alle Maldive... alle vette che forse un giorno scalerò, a Parigi perchè una mia amica vuole andarci a Dicembre... (io e Lei... non aggiungo altro ma se leggete i miei test...) ma anche all'Irlanda perchè un'altra mia amica andrà a viverci per un po' di mesi e poi a tutta una serie di "cazzate"... lei pensa all'esame di stato... e poi?!? Al lavoro, alla famiglia e all'ultimo giorno sulla terra?!? Ma che tristezza queste certezze! Che tristezza questi pensieri concreti! Abborro nel modo più totale questo modo di costruire la vita come se fosse solida come una quercia! Come un castello di pietra, inespugnabile con il ponte elevatoio per far entrare persone e viveri!Questa mia morbidezza mi ha permesso di fare un sacco di cose nella vita, questa "superficialità" apparente mi ha permesso di cambiare binari in un lampo, di cogliere occasioni...Vi faccio un secondo esempio, mia cugina (coetanea, ndL) è con il suo ragazzo da 6 anni... una noia mostruosa... e ha deciso che si sposerà tra 3 anni! Avete letto bene?!? 3 anni!! Ma dico... ma che NOIA! E i due pensano solo a come vivere tutti nella stessa villetta con i genitori di lei e ai due figli che avranno!! Ma vi rendete conto?!? Non una vacanza, non una cosa pazza, non una piccola follia, organizzare la vita in questo modo... che rottura di pelotas!! Ma se un giorno ho voglia di trombare tutto il giorno in cucina?!? Ci sono i genitori! Che tristezza... non vivono per risparmiare i soldi e costruirsi il gazebo in giardino... giuro, non è una balla! Sono di quelli che cambiano cucina ogni 4 anni... cambiano il pavimento aggiungendo strati su strati!Ma che sistema è? Cosa ti rimarrà? Una cucina... un gazebo... e poi? Un amore insipido come ciucciare il tappo della penna Bic...Ho notato che questa concretezza nel sistema di vita si traduce in un appiattimento dell'esistenza stessa...Dentro di me, nel mio intimo, sono un grande alpinista, un velista, un bravo architetto, sono innamorato di mille ragazze, mille luoghi, mille canzoni, sono un poeta, uno scrittore, un mettallaro bevitore di birra... poi nella vita concreta non sono nessuna di queste cose ma in realtà lo sono un po' tutte queste cose...Se domani mattina m'innamoro di una svedese e decido di mollare tutto perchè non dovrei farlo?! Perchè pensare che in Svezia sarei infelice?! Farei il panettiere e vivrei con gli sci ai piedi assieme a mia moglie!Procedo felice nelle mie incertezze anche se delle volte vengo accusato di essere superficiale... mi sento dire "tu non pensi al futuro" "non sei concreto nella vita" "come farai dopo"... forse è vero, faccio un passo alla volta ma posso cambiare direzione quando voglio!Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, liberi di scrivere quello che volete!Baci e baciotti a tutte le ragazze incerte e tappi di penne Bic per tutti!Lopez l'incerto...P.S. nella fotina è rappresentata una natura morta che ben rappresanta la vita, "natura morta con pesche" di Fede Galizia XVI secolo