loredanafina

Da: "COSI' PARLO' ZARATHUSTRA" di F. W. Niethzsche - LE FRASI PIU' BELLE - TERZA PUBBLICAZIONE


(pag. 38) - Il mio io mi ha insegnato un nuovo orgoglio, io l'insegno agli uomini: non ficcare più la testa dentro la sabbia delle cose celesti; ma portala libera, una testa terrena, che da un senso alla terra!                                   _____________________________ (pag. 38) - Vi è sempre molta gente ammalata fra coloro che sognano e che aspirano a Dio, essi odiano furiosamente colui che cerca la conoscenza e odiano la più giovane delle virtù, che si chiama probità.Essi guardano sempre all'indietro, verso epoche lontane e oscure: allora illusione e fede erano certamente un'altra cosa; il furore della ragione era un'immagine di Dio, e il dubbio era peccato.Io conosco troppo bene questi simiglianti a Dio: vogliono che gli si creda e che il dubbio sia peccato. Troppo bene so anche a che cosa loro credono di più.                                    ______________________________ (pag. 39) - Ascoltate piuttosto, fratelli miei, la voce del corpo sano: questa è una voce più onesta e più pura. Più onesto e più puro parla il corpo sano, il corpo completo e rettangolare: ed esso parla del senso della terra. Cosi parlò Zarathustra.                                   _______________________________ Il corpo è una grande regione, una moltitudine univoca, una guerra e una pace, un gregge e un pastore.                                  _______________________________ (Pag. 40) - Anche nella vostra follia e nel vostro disprezzo, voi, disprezzatori del corpo, servite il vostro Sè. Io ve lo dico: il vostro stesso Sè vuole perire e ritirarsi dalla vita.Non sa più fare quello che gli piace - creare al di là di se stesso.Questa è la cosa che più gli piace, in essa è tutto il suo anelito.Ma per questo adesso è troppo tardi: - così il vostro Sè vuole perire, o disprezzatori del corpo.Perire vuole il vostro Sè, e perciò voi siete diventati disprezzatori del corpo! Poichè non potete più creare al di là di voi stessi.Per questo v'adirate contro la vita e la terra. Un'invidia inconscia è nello sguardo obliquo del vostro disprezzo. O disprezzatori del corpo, non seguirò il vostro cammino! Per me voi non siete un ponte verso il superuomo! Così parlò Zarathustra.                                      ______________________________