loredanafina

LA DIDATTICA DELL'ODIO di Danilo Cipollini (Bel Ami Edizioni) - le frasi e le pagine più belle - Quarta pubblicazione


Caldo accecante dai fari che illuminano a giorno lo studio televisivo. Giovedì, ore 21,30, da ormai due anni l'Italia intera e unita si ferma e cerca me per farsi due risate. L'assistente di produzione mi guarda nervosissimo. "Dario, 45 secondi alla diretta".La truccatrice mi svolazza intorno dandomi gli ultimi colpi di cerone. Questa cosa del cerone mi manda ai matti, ci penso ogni volta. Ci truccano per renderci più opachi, più torbidi, perchè un viso troppo lucido in tv viene male. Non si può essere troppo puliti in tv. Che poi, col caldo che fa qui, come si può non sudare? Sia quel che sia, siamo qui e ci conosciamo.Buona sera a tutti, Dario Sensoli, 42 anni, professione comico. Occhi neri, belle labbra, belle mani, non mangio i gamberi e i carciofi. Vorrei salutare mamma, papà, mio fratello, il mio ginecologo di fiducia, l'eroe che ha inventato il gin-tonic e tutti quelli che mi conoscono. Bah, questa era pessima.Ripasso a mente il primo monologo di stasera, sono io che mando avanti la baracca, qui. E lo sanno tutti da quando avevamo vent'anni e gli amici mi invitavano alle serate perchè altrimenti erano un mortorio. Lo sanno i politici che mi riempiono casa di scatole di sigari per schivare le peggiori punture nei miei monologhi il giovedì seguente, lo sanno i direttori di questa rete che hanno sfidato l'ira del Presidente rinnovandomi un contratto a tanti zeri, nonostante qualche battuta di troppo.A proposito: un uomo entra in un caffè. Splash. "Dario 30 secondi"Lo sa l'Italia che ogni giovedì sera accende la tv e cerca qui un po di conforto ai suoi guai. Lo sanno le donne che mi aspettano davanti al camerino. Un trentino entra in un caffè. Speck."Dario 15 secondi"Perchè non sta zitto questo stronzo? Lo so leggere anch'io un orologio.Un persiano entra in un caffè. Scià.Lo odio. Odio. Senza l'Odio noi comici saremmo tutti disoccupati. L'odio genera invidia. L'invidia genera scherno. Lo scherno genera vendetta, che genera altro odio e altro scherno, e Così Sia, in un immenso gioco delle parti che allarga sempre di più la forbice fra i due attori finchè la natura separa gli esseri umani in due: i Persecutori e i perseguitati. Eternamente vittoriosi i primi, eternamente sconfitti i secondi. La differenza fra i due, è solo aver saputo odiare meglio. Un ebreo entra in un caffè. Shoah.Ma chi vince è scomodo, se vince da solo, i Persecutori questo lo sanno. E allora cercano di tirarsi dietro tutti quei Perseguitati che per ora non stanno ancora tormentando. Il mezzo è sempre lo stesso, da Socrate in poi: l'ironia. La vittima del momento vede tutti ridere intorno a sè, e il gioco finisce. Se tutti ridono tranne te, quello sbagliato sei tu. Fine di ogni reazione. I cattivi vincono, i buoni perdono. E tutti ridono. "Dario 5"Ci siamo."Dario 4"Butto uno sguardo alla gigantografia di David Letterman che mi fissa da dietro le quinte. Lo so, lo so, è un pò un clichè abusato, ma mi piace. Il mio portafortuna."3"Schiarisco la voce."2"Sguardo fisso nella telecamera, cercando di renderlo più intelligente che mi riesce."1"Breve religioso silenzio, come prima di ogni sacrificio umano che si rispetti.Una donna entra in un caffè. Squirting.Geniale.Sigla._____________________Prossima pubblicazione al più presto.