loredanafina

Dal libro: "MOS ME"LE non lasciarmi" di Caterina Camarda - Ed. Color&more- le pag. più interessanti 9^ PUBBLICAZ.


Pag. 136Naturalmente quella notte non riuscii a dormire, mi ritornarono in mente tutti quei pensieri che per una decina di giorni ero riuscita ad accantonare in un angolo remoto della mia mente. Lui mi aveva chiamata e io mi ero presentata addirittura da sola per paura di ritorsioni, mi sentivo ancora più umiliata del solito, mi sentivo ancora più una cosa nelle sue mani, senza dignità nè amor proprio, non più una persona dotata di carattere e stima di sè stessa ma una stupida, inutile, insulsa cosa da prendere, usare e poi gettare via e, sopratutto, mi sentivo colpevole fin nel profondo per aver accettato tutto con codardia."Non sei stata capace nemmeno di buttarti di sotto! Sei una stupida! Stupida! Stupida!" continuai a ripetermi rigirandomi nel letto.Al mattino non ce la feci ad alzarmi, ero riuscita a dormire forse solo mezz'ora, ero distrutta. Qualcuno bussò alla porta poi l'aprì, mi voltai dall'altra parte, non volevo vedere nessuno, non me la sentivo di affrontare nessuno.________________________________