loredanafina

Dal libro: "CIVILTA' GLOBALE di D. Ikeda e M. Tehranian- Sperling&Kupfer edit." Le pagine più interessanti 1^ PUBB.


PRIMA PUBBLICAZIONEpag. VII  (dalla Premessa)Un dialogo fra Isalm e Buddismo? Fra tutte le religioni, proprio queste sembrano le più distanti che si possa immaginare, nonostante oltre un millennio di storia comune. In anni recenti, alcune forme di collaborazione hanno fatto la loro comparsa nel Sudest asiatico, ma il dibattito fra musulmani e buddisti è ancora l'ultima frontiera, probabilmente il più remoto dei tereni per un confronto fecondo tra fedi religiose.Un ponte è stato però gettato su questo apparente baratro: con un gesto ardito e innovatore, Daisaku Ikeda, presidente della Soka Gakkai International (SGI), un'associazione buddista laica sorta in Giappone, ha dato vita al Toda Institute for Global Peace and Policy Research, chiamando Majid Tehranian come primo direttore nel 1996. Una decisione senza precedenti, dal momento che Majid non soltanto non è un membro della SGI, ma non è nemmeno buddista, bensì un sufi musulmano di origine iraniana. L'iniziativa di metterlo a capo del Toda Peace Institute dimostra con chiarezza la convinzione di Ikeda che ciò che unisce i buddisti e i musulmani è molto più forte di ciò che li divide, e che gli uomini di buona volontà devono lavorare insieme, arricchendosi con la rispettiva diversità senza averne timore, se si vuole costruire un futuro di pace.pag. VIIIIl Novecento è stato di gran lunga il secolo più sanguinario e barbarico della storia, dato che il progresso tecnologico ha incrementato la nostra capacità di uccidere, senza limiti imposti da un parallelo sviluppo morale e spirituale. Tuttavia, alla fine del secolo, mentre il microchip cambiava il volto del pianeta, è emersa una novità epocale: il dialogo interreligioso. Invece di competere fra loro, le comunità religiose cercano sempre più di imparare le une dalle altre, servendosi del confronto dialettico per esplorare il mondo delle altre fedi.Al di là dell'emozione di scoprire affinità con persone di tradizione completamente diversa, il fenomeno ha determinato anche una "reciproca trasformazione", a mano a mano che i partecipanti approfondivano e perfezionavano la propria pratica religiosa.Negli ultimi decenni, il risultato di questo dibattito, specialmente fra cristiani e buddisti, è stato riconosciuto non solo come una via al miglioramento della propria vita religiosa, ma anche come un nuovo, importante passo avanti nella storia religiosa dell'umanità.___________________________________