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dal libro: "CIVILTA' GLOBALE di D. Ikeda e M. Tehranian- Sperling&Kupfer edit."LE PAG PIU' INTERESSANTI - 5^ PUBB.


 DAL LIBRO "CIVILTA' GLOBALE DI D. IKEDA E M. TEHRANIAN - SPERLING&KUPFER EDIT. : "LE PAGINE PIU' INTERESSANTI"5^  PUBBLICAZIONE _____________________________________pag. 22 RIPENSARE L'ORIENTALISMOIkeda:L'esperienza mi ha insegnato quanto sia importante osservare un'altra cultura così com'è ed esserne sinceramente stupiti, emozionati, elettrizzati. Gli uomini del nostro tempo tendono a mettersi sulla difensiva ogni volta che si imbattono in qualcosa di non familiare, etichettando come "alieno, strano, malvagio".Tehranian: Questo è precisamente ciò che Edzard Said definì "orientalismo", criticandone così la mentalità: "Gli uomini divisero sempre il mondo in regioni, con differenze sia effettive sia immaginarie. L'assoluto divario fra Occidente e Oriente, che Balfour e Cromer accettano tanto di buon grado, ha impiegato anni, se non secoli a crearsi....(...) Molti termini furono usati per esprimere il rapporto (fra Oriente e Occidente). L'orientale è irrazionale, depravato, (decaduto), infantile, "diverso"; di conseguenza l'europeo è razionale, virtuoso, maturo, "normale".Ikeda: Fra critici le valutazioni sulle interpretazioni di Edward Said non sono univoche, ma senza dubbio il suo Orientalismo è un'opera epocale. Tanto i suoi avversari quanto i suoi estimatori dovrebbero prendere in seria considerazione questo libro quando discutono dell'Asia e del colonialismo.Said soffriva di una grave malattia - leucemia, credo - e si è sempre schierato dalla parte delle minoranze.Ho una grande stima per la sua incrollabile forza di volontà, lucidità e capacità di agire.In ogni caso, quando si opera una discriminazione a danno di un'altra persona, la causa non sta nella vittima ma nel persecutore: non è la prima a essere inferiore, bensì il secondo a essere condizionato da un pregiudizio.Tehranian: Di fatto non è possibile dividere il mondo nelle categorie semplicistiche di "Oriente" e "Occidente". Molte grandi religioni (l'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islamismo) hanno avuto origine in Medio Oriente.Ikeda: Il Novecento ha assistito a molte tragedie, più e più volte ripetute, perchè i popoli si fanno spesso trascinare da queste chimere.Per molti anni ho dialogato con persone di cultura, razza e religione differenti, così come sto facendo con lei, allo scopo di stimolare un dibattito che espanda su scala globale i limiti della rete multidimensionale di scambio e così perseguire la pace._______________________________pag. 25EBRAISMO, CRISTIANESIMO E ISLAMIkeda: La posizione dell'Islam nel rapporto fra Ebraismo, Cristianesimo e Islamismo è chiaramente espressa dal Corano, dove si asserisce che le tre fedi non sono altro che manifestazioni della stessa religione in contesti storici differenti.Tehranian: Esatto. L'Ebraismo, il Cristianesimo e l'Islam vengono talvolta chiamate religioni "abramiche" per via del rispetto che riservano, nelle rispettive tradizioni, al fondatore del monoteismo. Ikeda: In secondo luogo, l'Islam afferma che il suo fondatore, Maometto, è un profeta come Mosè e Gesù, ed è l'ultimo dei numerosi profeti inviati da Dio, vale a dire "il culmine e il coronamento delle profezie".________________________________LA VITA DI MAOMETTO: le rivelazioni da lui ricevuteIkeda: Parliamo brevemente della vita del profeta Maometto. Si dice che nacque verso il 570 d. C. nella tribù dei quereish, al potere alla Mecca. Perse il padre prima ancora di nascere, e la madre morì quando aveva soltanto sei anni, perciò fu cresciuto dallo zio.Tehranian: Come orfano conobbe molte prove : il dolore e la sofferenza della povertà e la morte prematura dei genitori, che certamente esercitarono un notevole influsso sulla sua infanzia. Poi, a venticinque anni, si sposò Khadija, una ricca vedova più vecchia di lui, la quale gli affidò le proprie sostanze.Ikeda: Tuttavia, Maometto conservò una profonda consapevolezza della miseria che aveva conosciuto, che restò come una sorta di spina nel suo cuore. Nel Corano vi sono numerosi passi che ammoniscono a prendersi cura degli orfani, dei poveri e di chi è solo.Tehranian: Si, nella sura intitolata "L'avanzata mattina" si legge: "Non ha egli (il Signore) fatto sforzi per te, orfanello, e non ti ha dato riparo? /Eri errabondo, egli ti ha guidato)Giacevi in povertà, egli ti ha arricchito" (93,6-8).Ikeda: Un altro passo del Corano che esprime bene la sensibilità di Maometto recita: "Perchè non vi accorgete che la vita di quaggiù è gioco, vano divertimento e addobbo sciocco, sfoggio di cose vane tra di voi, e stupida rivalità nell'abbondanza di beni e di figli?" (57,20).In realtà in gioventù anche Shakyamuni, il fondatore del Buddismo, avvertiva nel cuore una "spina" esistenziale. Nacque principe, ma perse la madre appena una settimana dopo la nascita. Dal punto di vista economico era in grado di condurre una vita sfarzosa, eppure si sentiva sempre turbato dall'enorme divario fra il ricco e il povero, dalla dissolutezza della vita di corte e da altre contraddizioni della società. Quando penso alla vita dei fondatori delle grandi religioni, trovo in loro due tipi di sensibilità fuori dell'ordinario: una per le sofferenze del prossimo, l'altra per ciò che è eterno.Tehranian: Nella terminologia buddista, si parla di "compassione" e di "saggezza" vero?________________________________