loredanafina

dal libro: "CIVILTA' GLOBALE di D. Ikeda e M. Tehranian- Sperling&Kupfer edit."LE PAG PIU' INTERESSANTI - 8^ PUBB.


pag. 37IL BUDDISMOTerhanian: A mio parere il Buddismo Nichiren e l'Islam hanno in comune alcune caratteristiche. Per esempio, entrambi attribuiscono molta importanza alla popria storia, cosa che non fanno alcune scuole indù e cristiane.Un altro punto in comune è l'enfasi posta su questo mondo, sulla realtà sensibile. Come sa, esistono religioni più spiccatamente orientate verso il Paradiso o l'aldilà che verso la vita terrena.PERCHE' SHIAKYAMMUNI SCELSE LA TONSURATehranian: Vorrei che mi spiegasse qualcosa di più sil Buddismo, signor Ikeda, e spero che nel corso della nostra conversazione le analogie e le differenze tra l'Islam e il Buddismo diventino chiare. Certo, non interpreteremo negativamente le divergenze che troveremo fra noi.Ikeda: "Differenza" può significare "diversità". Le somiglianze offrono una base per la collaborazione, ma dobbiamo essere consapevoli delle differenze e disposti a rispettare il ruolo e i valori di ciascuna religione. Poi troveremo i modi per dare il nostro contributo al mondo.La "parabola delle tre specie di erbe medicinali e delle due specie di alberi", citata nel quinto capitolo del Sutra del Loto, dimostra con quanta imparzialità il Budda spieghi la verità a tutti gli uomini, ma con quante differenze loro la comprendano e ne traggano beneficio, a seconda delle rispettive capacità. La pioggio che dona la vita, dice la parabola, cade in egual misura su tutta la vegetazione, ma viene assorbita in quantità differente, perciò le piante crescono a varie altezze, a seconda della propria natura.Analogamente, gliinsegnamenti del Budda aiutano le persone a crescere in molti modi, garantendo così la diversità di vita e cultura. La diversità è una dimostrazione di vita.Tehranian: Come abbiamo detto in precedenza, l'uniformità è sinonimo di morte.Mi permetta ora di porle alcune domande su Gautama Budda e sul significato storico del suo pensiero.Ikeda: Gautama Budda è comunemente noto come Shakyamuni (in giapponese, Sahkuson). "Shakya" deriva dal nome della sua tribù di origine, e "muni" sta per saggio o santo. Mi permetta dunque di chiamarlo Shakyamuni, anzichè Gautama Budda.Il grande poeta indiano Tagore ha detto di lui: "In India, Shakyamuni fece dell'uomo un grande essere. Non approvava il sistema delle caste, liberò il popolo dai rituali delle offerte sacrificali e tolse a Dio la competenza degli obbiettivi umani. Shakyamuni rivelò la forza innata nell'uomo e cercò di suscitare la beatitudine e la felicità dal suo interno, anzichè andarne in cerca nel Regno dei Cieli. Con profondo rispetto e sollecitudine per l'umanità, Shakyamuni esaltò la sapienza, la forza, lo zelo e le altre qualità precipue dell'uomo. In questo modo proclamò che l'uomo non è un'inezia, un essere miserevole in balia del destino"._______________________________La prossima pubblicazione al più presto.