loredanafina

COMUNICAZIONE


Ciao a tutti, amici del blog.Mi scuso per la prolungata assenza ma, posso comunicarVi che fra qualche giorno comincerò a pubblicare le frasi e le pagine più belle e interessanti di un libro letto diversi anni fa (1981), del quale, gelosamente ne custodisco ancora oggi una copia. (ed. appunto 1981 prima stampa).Si tratta di un libro di Gesualdo Bufalino, titolo: "Diceria dell'untore" - Sellerio Editore Palermo._____________________BREVE SUNTONel 1946, in un sanatorio della Conca d'Oro - castello d'Atlante e campo di sterminio - alcuni singolari personaggi, reduci dalla guerra, e presumibilmente inguaribili, duellano debolmente con se stessi e con gli altri, in attesa della morte. Lunghi duelli di gesti e di parole; di parole sopratutto febbricitanti, tenere, barocche - a gara con il barocco di una terra che ama l'iperbole e l'eccesso. Tema dominante, la morte: e si dirama sottilmente, si mimetizza, si nasconde, svaria, musicalmente riappare. E questo, sotto i drappeggi di una scrittura in bilico fra strazio e falsetto, e in uno strazio che è sempre al di qua o al di là della storia - e potrebbe anche simulare un palcoscenico o la nebbia di un sogno....____________________NOTE SULL'AUTORE"Ingegnoso nemico di se stesso", finora sfuggito a ogni tentazione e proposta di pubblicare, uomo, insomma, che ha letto tutti i libri senza cedere a pubblicarne uno suo, Gesualdo Bufalino allora professore a Comiso, fu con questa DICERIA al suo primo libro. Scritta negli anni, come lui disse, "della glaciazione neorealista", questa contemplazione venne alle stampe in un tempo meno gelido, più sciolto e più libero perchè giustamente molto apprezzata. _____________________ A PRESTO  CON LA 1^ PUBBLICAZIONE  :)  !!