loredanafina

Dal libro: "La Rabbia e l'Orgoglio" di Oriana Fallaci- Rizzoli ed.- Le pagine più inteeressanti- 2^ PUBB.


2^ PUBBLICAZIONE      P R E F A Z I O N E di  Ferruccio de Bortoli  1^  PARTEDevo essere sincero. Non so se Oriana avrebbe gradito questa mia prefazione. Il nostro è stato un rapporto intenso, tempestoso. Interrotto più volte. E mai ripreso prima della sua morte, purtroppo. Avrei voluto esserle vicino. Non è stato possibile. La colpa credo sia mia. E dunque, queste poche e insignificanti righe cominciano con una confessione maturata in otto lunghi anni. Oriana andava difesa di più. Il merito di convincerla a scrivere, dopo l'Undici Settembre e un silenzio decennale, ma il grande torto di seguire poi le maledette regole del politicmente corretto. "L'Italia si divide nel nome di Oriana" titolammo il giorno dopo la pubblicazione del suo articolo. Un titolo corretto, ma freddo, distaccato.Con La Rabbia e l'Orgoglio , l'Italia venne investita da un ciclone di sentimenti. Un pugno nello stomaco alle sue viltà. Si divise, certo. Ma fu abbracciata all'improvviso da uno straordinario atto d'amore che in qualche modo la rese più unita, più consapevole della propria identità. Oriana colpì al cuore, facendo pensare, scuotendolo, anche chi non condivideva nulla del suo pensiero. Persino chi lo trovava, sbagliando, un po' razzista. Scrisse bene Giuliano Zincone, il 17 Ottobre 2001, sul "Corriere": "Oriana ha sbriciolato il pigolio del buonsenso, le cautele ecumeniche, afferando il nuovo spirito del tempo. Non conta la correttezza dei suoi argomenti, ma la forza con la quale mi costringe a riflettere".Uno scrittore, un grande scrittore, crea emozioni, scopre gli angoli più remoti della nostra coscienza, muove le passioni. Oriana in quel settembre di sangue, con l'America ferita dal terrorismo e il mondo impaurito, ci prese a schiaffi, ci spinse contro un muro, insultandoci, ma risvegliò il nostro orgoglio sopito con l'affetto profondo che solo una madre, lei che non lo era, può avere nei confronti dei suoi figli. Ecco, Oriana è stata la nostra Madre Coraggio. "I profeti ha scritto Fiamma Nirenstein in una bella recensione al libro - vedono tutto ciò che è proibito vedere e il dono del cielo che ricevono è poterlo ammantare di poesia. Così è il testo di Oriana Fallaci: veritiero, poetico e disperato." "Un calcio violentissimo sferrato contro il castello delle nostre ipocrisie.Oriana, prima di pubblicare La Rabbia e l'Orgoglio, l'aveva definito, al telefono con Howard B. Gotlieb, il gestore del suo fondo di scritti all'Università di Boston, un sermone.  "Call it a sermon!" ....gli aveva urlato. ________________________________________