INSTABILITAS LOCI

Giorgia Meloni ha ragione

Sono d'ccordo con quanto affermato da Meloni nell'intervista rilasciata a Repubblica a proposito del nuovo possibile lockdown. Cito: "Io spero che non ci si arrivi. E abbiamo fatto decine di proposte per evitarlo. Perché si muore di tante cose. Di virus, certo, ma anche di povertà. L'epidemia va fermata assolutamente ma tutto quel che si può fare prima del lockdown lo si deve tentare". E poi aggiunge che l'errore del Governo è stato quello di "non aver fatto nulla nei mesi estivi per prevenire i contagi sui mezzi pubblici, nelle scuole, sui posti di lavoro e per potenziare la sanità alla vigilia di una seconda ondata più che annunciata".

Qualche giorno fa ho immaginato di dover spiegare a una classe di undicenni il dramma di queste ultime settimane. E ho scritto così:

Archiviato il lockdown, abbiamo creduto che l'Italia fosse diventata un modello da imitare in materia di gestione della pandemia: ce lo riconosceva la stampa estera, e la cosa ci ha inorgoglito non poco. In realtà meglio di noi avrebbero fatto Giappone, Corea e Taiwan, ma questo non lo potevamo sapere. A inizio estate, bisognosi di riappropriarci della vita di prima, abbiamo rimosso la causa che ci aveva ridotto in cattività e il Governo, ritenendo ormai la penisola sostanzialmente, ma non di fatto, covid-free, ha chiuso un occhio mentre di giorno ci stipavamo sulle spiagge, e di notte ballavamo Jerusalema, fregandocene del cosiddetto distanziamento. A settembre, e questa volta non per scelta, ci siamo assiepati su bus, metro e treni pendolari, e anche in questo caso il Governo ha lasciato correre, forse perché ci stava testando come cavie. Ma qualcosa è andato storto, la curva dei contagi ha preso a risalire e sempre lui, lo Stato, ha pensato di contenere i danni, penalizzando alcune categorie di lavoratori, dopo che le stesse si erano adeguate ai protocolli anti-Covid. Ora sarebbe il caso che il governo Conte rivedesse le sue posizioni, perché la crisi economica sarà più letale del maledettissimo coronavirus: non è più tempo di false verità, e l'ossimoro per una volta ci sta.