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Interrogazione sui pericoli dei social network

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01695


Atto n. 4-01695

Pubblicato il 13 febbraio 2014, nella seduta n. 192

ALBERTI CASELLATI , BONFRISCO , MARIN , PICCOLI , ZANETTIN - Ai Ministri della giustizia, dell'interno e dello sviluppo economico. -

Premesso che:

le maggiori testate giornalistiche nazionali hanno riportato, in data 11 febbraio 2014, l'episodio di una quattordicenne di Fontaniva (Padova), la quale si è tolta la vita gettandosi dal tetto dell'ex hotel Palace di Cittadella in seguito ai numerosi insulti ricevuti sul social network "Ask.fm";

"Ask for me", creata in Lettonia nel 2010, è una piattaforma virtuale di tipo Q&A (question and answer) con la specifica caratteristica di permettere ai fruitori di interagire in forma anonima. Conta ad oggi circa 60 milioni di utenti registrati, dei quali più di 13.000 si collegano quotidianamente e l'Italia è il secondo Paese per numero di connessioni;

la community, già nota alla cronaca internazionale per episodi analoghi, è stata più volte accusata di essere corresponsabile di diversi suicidi adolescenziali, tra cui quello di una quattordicenne britannica avvenuto il 2 agosto 2013, episodio per il quale è intervenuto anche il premier inglese Cameron che ha chiesto ripetutamente di boicottare il sito;

il suicidio della giovane Nadia, in quanto vittima del cosiddetto fenomeno del «cyber-bullismo», ossia il bullismo on line, che si configura in atti di molestia effettuati tramite mezzi elettronici, ripropone il preoccupante tema sociale, tanto attuale quanto complesso, del corretto rapporto tra gli utenti e l'utilizzo di un servizio della rete sociale attraverso internet e dei siti web, nonché i rischi ed i pericoli loro connessi;

tenuto conto che:

la scelta che avrebbe indotto la quattordicenne a togliersi la vita sembrerebbe essere stata premeditata, visto che la ragazza da settimane pubblicava messaggi sul social network utilizzando sovente espressioni come "tagliarsi le vene" o "non mi vuole nessuno" e alludendo, in più occasioni, alla morte;

in passato, la giovane aveva già tentato, a più riprese, di compiere atti autolesivi le cui immagini venivano da lei stessa pubblicate sul social network, provocando ampie reazioni fra gli internauti, per lo più della sua stessa età, senza però tradursi in azioni concrete finalizzate ad aiutarla, se non addirittura volte ad incitarla nel compiere definitivamente tali propositi;

il contenuto del sito sotto accusa non è né moderato né monitorato e, soprattutto, chi vi accede è esposto fin da subito a potenziali minacce, insulti e violenze psicologiche, i cui effetti incidono direttamente sull'autostima, sulle capacità socioaffettive e sull'identità personale;

la modalità anonima con cui è possibile interagire con altri utenti può nascondere insidie letali se non si è preparati a difendersi, anche in considerazione della giovane età dei fruitori, soprattutto se nel profilo ci sono foto o video personali, potendo chiunque violare la privacy;

la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Padova, attraverso il pubblico ministero Roberto D'Angelo, ha aperto un'inchiesta delegando la Polizia postale ad effettuare tutti gli accertamenti del caso per constatare eventuali responsabilità;

considerato inoltre che:

secondo l'ultima ricerca dell'organizzazione Ecpat (End child prostitution pornography and trafficking), osservatore in materia di sfruttamento dei minori da parte del Consiglio sociale ed economico delle Nazioni Unite, il 60 per cento degli adolescenti (italiani) fruitori del social network "Ask.fm" dichiara di aver letto insulti e commenti offensivi nei confronti di qualcuno che conoscono in prima persona, a dimostrazione, quindi, del diffuso pericolo insito nella piattaforma virtuale;

l'interrogante evidenzia come la terribile vicenda avvalori l'espansione del fenomeno della violenza via web, tale da richiedere azioni tempestive ed incisive in grado di tutelare gli utenti e specificamente i giovani e i preadolescenti;

si chiede di sapere:

quali orientamenti intendano esprimere i Ministri in indirizzo, nell'ambito delle rispettive competenze e con riferimento a quanto esposto, per difendere con maggiore rigore i giovani utenti nell'utilizzo del social network "Ask.fm" e di altre piattaforme virtuali con le stesse dinamiche di funzionamento;

se non ritengano opportuno, vista la gravità degli eventi e in considerazione anche dell'età delle potenziali vittime, valutare ogni possibile iniziativa da porre in essere, compreso l'eventuale oscuramento del sito o la sua chiusura definitiva;

se non ritengano necessario stabilire, in tempi rapidi, un piano d'azione a livello nazionale in grado di avviare un percorso di formazione all'utilizzo delle reti sociali, anche attraverso campagne di comunicazione e sensibilizzazione.

 

 
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