Riflessioni

Il corvo saccente


Il corvo stava tronfio A guardare il mondo che passava Lisciandosi le penne sembrava più gonfio Consigli e parole a tutti dispensava Sul ramo più alto si era accasato Nero e lucente a tratti saccente Vendeva parole per tutti a buon mercato Credendosi un dio onnisciente Un uomo passando udì quel ciarlare Così sgraziato e maleducato Si fermò perché voleva ascoltare Cosa avesse da dire un essere così poco pacato Io da quassù diceva il corvo vedo il mondo Parlo con le stelle e la luna Assaporo il sole ne godo a tutto tondo Nessuno può condividere la mia fortuna Conosco la storia e la geografia Io so parlare volare e sognare Quello che tocco diventa magia Guardatemi tutti orrendi animali voi mi dovete adorare L’uomo aspettando il momento propizio Estrasse silente una fionda piccina Prendendo la mira colpi il suo orifizio Rompendo quel becco e la sua testolina Cadendo dal ramo cercò di gridare Per lo sdegno e l’affronto a lui arrecato Provando ad aprire le ali e volare Ma troppo tardi oramai era gia cascato Il piede possente si poso sulla schiena Crocchiano le ossa portaron la sera Con mani veloci e di gran lena Una per una le piume si mise a contare Ai piedi del tronco un corpo nudo giaceva Da signore possente che lui si credeva Adesso non era soltanto che concio Povero corvo pria si bello e ora malconcio Le piume si nere Adesso ad ornare Andavano fiere In testa ad un uomo che non sapeva contare.di Luca Moneti   ----------------------------------------Se incontrerai qualcuno persuaso di sapere tutto e di essere capace di fare tutto non potrai sbagliare, costui è un imbecille! Confucio