lorsoabbruzzese

DONNE AL VOLANTE


Care donne alla lettura, so già cosa state pensando: "Ecco il solito stronzo maschilista!". Niente di tutto questo, ve lo posso giurare. Però lo ammetto, sono uno dei primi a sostenere come la guida non sia uno dei campi in cui riuscite ad applicarvi meglio...Sarà colpa del DNA, sarà perchè il vostro SO (Sistema Operativo) è diverso da quello maschile (Windows Vs Mac, provateli a farli dialogare!) e male si adatta all'applicazione Guida.exe o forse perchè in certe situazioni la vostra attenzione rasenta lo Zero Assoluto. Non lo so...Guidare non fa per voi!Allo stesso sostengo come siate molto meglio di tanti baldanzosi maschietti in una marea di altre situazioni, ogni sesso ha pregi e difetti ma questo lo racconteremo un'altra volta...Altro che "Donna al volante, pericolo costante". Secondo l'Ania, associazione delle compagnie di assicurazione, il gentil sesso è una sicura garanzia di prudenza e affidabilità, non solo per la sicurezza degli altri automobilisti sulle strade, ma anche per la propria. Da qui il fatto che quasi tutte le compagnie assicuratrici riservano alle guidatrici le polizze più vantaggiose. Sono soprattutto le più giovani ad essere molto meno pericolose dei coetanei uomini, che causano più incidenti, generalmente più gravi, obbligando le imprese a rimborsi più consistenti e quindi a premi più sostanziosi. L'associazione delle compagnie spiega che "la ridotta sinistrosità delle femmine rispetto ai maschi fino ai 40 anni non è dovuta a fattori esogeni, come per esempio una minore percorrenza chilometrica e, quindi, una minore esposizione al rischio incidenti. Se tali fattori fossero infatti presenti - continua l'Ania - questi dovrebbero avere un'influenza su tutte le età. E' plausibile quindi pensare che la minore rischiosità delle femmine sia effettivamente dovuta a una loro maggiore prudenza alla guida". La rivincita degli uomini arriva comunque in età più matura: per entrambi i sessi, scrive l'associazione, si osserva una leggera ripresa della sinistrosità mediamente fra i 45 e i 55 anni. In questo caso l'aumento è più marcato per le femmine. Ma, a guardar bene, anche questa volta dietro ai più frequenti incidenti potrebbe nascondersi un maschio: l'incremento, conclude l'associazione delle compagnie, potrebbe essere infatti legato all'utilizzo delle auto intestate alle mamme da parte dei figli (maschi) neopatentati.