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L'arte? Sui muri di casa tua.


"Graffiti artistici sono un reato"Giudice Milano: "Alterano l'estetica"Non importa che i graffiti siano d'autore. Per un giudice di Milano i disegni realizzati su muri senza il consenso dei proprietari dell'immobile costituiscono reato. Al centro della vicenda un famoso writer, Davide Nicolosi in arte Bros, accusato di aver imbrattato una pensilina della metro e la facciata di un palazzo. Per il tribunale si tratta sempre di una "prevaricazione". A meno che il palazzo non sia lasciato intenzionalmente "sudicio". Legittimare queste forme, a parte l'opinabilità e il giudizio estetico per ogni disegno, può diventare - scrive il giudice nella sentenza secondo quanto riporta Il Corriere della Sera - "una arbitrarietà che rischia di avallare forme di indebita prevaricazione ai danni di chi non ha prestato il proprio consenso alla modifica della forma estetica". Insomma, si può essere anche un novello Picasso, ma senza il permesso dei legittimi proprietari di un muro o di una facciata, ogni intervento artistico altera l'aspetto esteriore. A prescindere che sia arte o meno. Soltanto se il bene in questione sia visibilmente trascurato dai proprietari, il writer non rischia il processo perché in questo caso, si legge ancora nella sentenza, sarebbe difficile distinguere l'imbrattamento dai danni dell'incuria.Per la cronaca al famoso Bros è andata bene perché o il reato è caduto in prescrizione o perché la querela è stata ritirata.