che blog borrato

Pagellone Novembrino


Diciamocelo chiaro e tondo, egregi signori: a furia di incensarci, di trattarci bene all’insegna del volemose ben e di appiopparci bei voti in pagella, la squadra sta progressivamente scivolando nell’indolenza e nella mollezza. Urge una sterzata, anche alla luce di una partita che non ci ha visti naufragare ma che ha sottolineato come ultimamente manchi rabbia e cattiveria in campo, pur abbondando a piene mani nello spogliatoio…La temuta corazzata Tecnoest non ci ha frantumati, ma certo sovrastati:è stato un bell’impasto di mozzarelle, insomma. Azzarderei che manca un po’ di coralità nel gioco, spesso ci si lancia a testa bassa cercando la giocata o il numero, ma come ci insegna bene la vita crudele quando si vuol fare tutto da soli non si ottiene niente di buono, autoerotismo escluso.A parte la prima partita contro dei derelitti disastrati, abbandonati da Dio e pure dalle proprie famiglie, tutti gli altri gol sono venuti per tiri dalla distanza, casuali ed estemporanei…meditate,gente,meditate. I tec tec, i triangoli, i tocchettini e altre stronzate da futbal bailado non sono ancora nostro patrimonio genetico.Insomma, non ci viene il gioco di squadra, non ci vengono le giocate…..tiriamo come pazzi da ovunque, in attesa che i Re magi ci portino oro, dribbling e assist. La prossima sfida è con l’Ottica Lov, Jesu Christo!, rinverdiamo i vecchi fasti (?) e mangiamoci questi materassari a 0 punti!..la classifica è corta, crediamoci…possiamo fare ben peggio dell’anno scorso! E ora schiaffatevi le note dolenti. Jackson: Riccioli d’oro torna là dove non vorrebbe mai stare, e il suo silenzio prolungato per tutto il match  trasuda rabbia e vendetta. La prestazione è sempre diligente e talvolta risolutiva, a fronte degli attacchi avversari che negli ultimi minuti lo bombardano dagli 11 mt. Lui accetta la sfida con pacatezza e calma, ostentando imperturbabilità in mezzo ai proiettili come non si vedeva dai tempi de “Il mio nome è Remo Williams”.  Il grande freddo. Voto: 6+ Pecchiotto: finchè continua a fare ore tarde per sfogare i suoi istinti animali e triviali, è normale trovarlo senza grinta in campo. Regge discretamente all’inizio, ma in breve gli avversari gli prendono le misure col righellino e cominciano a saltarlo tra frizzi e lazzi. Deve anche contenere i suoi arrembaggi folli verso la porta avversaria per non sguarnire una difesa che è più desolata della tundra siberiana, e il sinistro di Dio gli resta (fortunatamente) in canna. Il mio piede sinistro. Voto: 5.5 Verdo: il Cardinale entra in campo deciso e concentrato, talmente determinato che se fosse all’Isola dei Famosi il pesce gli salterebbe sulla padella dietro suo preciso ordine. Ordinato e diligente, vorrebbe anche una chance in attacco ma la brutalità della dirigenza lo frustra nelle speranze. Ma noi sappiamo quanto il Borromeo sappia dimenticare e passare sopra gli screzi…. Altrimenti ci arrabbiamo. Voto: 6+ Sandro: scocca una punizione insidiosa dopo pochi secondi e si guadagna il fallo da cui scaturisce il gol. Nient’altro in una partita sottotono dove si ritrova anche puntero, ruolo in cui è a proprio agio quanto Woody Allen in una convention di naziskin. Ad ogni modo, fa del suo per mantenere la calma in campo tappandosi la bocca pressoché per tutti i 40 minuti, salvo quando davanti certe cose un uomo non può proprio tacere. Urla dal silenzio. Voto: 5,5 Ebola: finora l’unico che abbia mantenuto corsa e impegno costante in tutte le partite disputate. Guida gli arrembaggi e copre in difesa, cercando un aiuto che la squadra proprio non dà: un giorno si stuferà e si metterà a correre da solo per l’America, maledicendo il resto del mondo. Unico appunto, deve tirare di più, come insegna Calissano. Forrest Gump. Voto:6 Caste: nonostante nel suo cervello abiti un omino che da mesi gli sussurra che né io né Jackson gli passiamo deliberatamente palla, Banana si conferma goleador con una punizione terra-aria di mirabile fattezza. Corre e contrasta, polemizza anche meno in omaggio allo spirito di squadra e cerca caparbiamente triangoli che non si chiudono (mea culpa). In piena trance agonistica post-partita non riconosce neanche un paio di chiappe all’aria e cerca disperatamente un salvadanaio fantasma tra lo sbigottimento dei compagni. Eyes wide shut. Voto: 6,5 Spix: corre come un dannato a destra e a manca, manco fosse posseduto dal demone di Jesse Owens. Se i Los Borrachos fossero iscritti alla staffetta 4x100, lui sarebbe il terrore degli stadi. Nei campi di via Gioia è la trasfigurazione del coniglietto Duracell. Fa la sua parte, in una partita dove un po’ tutti arrancano. Una reprimenda (che gli costa un quarto di voto) sul fermarsi con gli avversari a terra: ricorda che al mio paese un vecchio saggio diceva “ora pisaghe doso”. Volere volare. Voto: 5+ Bomber: Svolge il compitino. Un modo simpatico per dire che non ha combinato un cazzo. La fascia di capitano lo appesantisce oltremodo, ma lui testardo non la molla per anelare una maggior leggiadria. Forse perché la fascetta, come l’anello di Frodo, gli dà il potere di poter scomparire agli occhi di tutti, soprattutto nelle azioni d’attacco dove si avrebbe tanto bisogno di una sponda o di una spalla amica. Sfoga la delusione per la sconfitta trangugiando una panino grande quanto il Canton Ticino nel terzo tempo, finalmente gremito. La sirenetta. Voto: 5+ Calzo: perché mi hai fatto questo? A me, che fino alla scorsa partita ti avrei cullato teneramente come un pargolo? Perché? Ricordo solo 2 lampi di ieri: una terribile apertura  no-look che mi ha fatto deglutire anche la lingua, e un tacco in area avversaria, su nostra azione offensiva, che si è incredibilmente trasformato in un gol avversario. Per il resto, per lo più fermo a guardare i propri compagni che si sbattono contro degli sconosciuti. Nella letteratura porno tipi del genere si chiamano cuckold. Non ci resta che piangere. Voto: 5 - - La Fossa: Zampa, Il Bortier, la Silvia, Davide, la Benni e la Suni ( che sta diventando, per iniziative varie, il motore occulto della squadra) si presentano carichi ed entusiasti in platea, neanche fossero lì per vedere una squadra vincente.. meritano un enorme plauso e la stima incondizionata di tutti, assenti compresi. L’amore non va in vacanza. Voto:10+  Pertanto….il prossimo pagellatore sarà..…saràààààààà…..saràààààààààààààààààààààààà……l’Ing. Calzolari.