Nel baule di Omut...

Diana 4


 
     Diana rimane così, un po’ bambola, ad osservarlo mentre scende, fa il giro dell’auto e le apre la portiera:-  Benvenuta alla sua dimora … mi hermosa … - In un attimo è fuori, dentro ai suoi occhi due ambre lucenti e desiderose da sciogliere ogni più ostinata resistenza.-  Ti va di salire … - ecco … l’ho detto … sono fuori …     Le alza il mento per scavarle dentro e sapere … - con mucho gusto … - le sussurra all’orecchio e la segue sin dentro casa dove Micia attende affamata e desiderosa di attenzioni.     Mentre Diana accudisce la piccola felina, Paulo, seduto sul divano segue con attenzione ogni suo gesto, ogni respiro, ogni passo così morbido e sinuoso da sembrarle una gattina anche lei … desiderosa di coccole e la smania lo trascina in un mondo dove le fantasie, le più sfrontate, sono reali, vive sulla pelle … calde che lasciano scie roventi … come le mani che slacciano la sua camicia ora, lo carezzano ovunque … come la bocca che lo bacia, lo mordicchia … la lingua calda, bagnata che scivola senza schemi mentre annusa i colori e le essenze della sete … solo un desiderio crescente, proprio lì, dove ora sono le mani morbide, le labbra a tormentare … quelle mani a slacciagli i jeans e Diana è sopra di lui ad accogliere il piacere, l’eccelsa esaltazione.-  mciock ... ehi … mciock … Diana … mciock … hermosa … - -  mmhhm … - -  Devo andare … mciock … ho l’aereo … mciock … fra poche ore … mciock … ehi … mciock … - -  mmhmm … -  -  Mi ... mciock … saluti … mciock… - -  mmh … dove vai … ma che ore sono … - -  Le sei e tre … mciock … al mare … mciock … qualche giorno … mciock … da mia figlia … mciock… --  Tua ... tua cosa?... - - Ho una splendida bambina … mciock … di dieci anni … mciock … Alicia… --  E una moglie … - balzando seduta sul letto a coprirsi col lenzuolo, come uno scudo, occhi increduli ad attendere una risposta forse poco gradita.-  No, niente moglie, solo mia figlia che attende de passare qualche giorno al mare, con me. - è in piedi, si sta vestendo - mi dispiace mi hermosa, devo scappare. Te chiamo presto, credimi - le prende il viso fra le mani e le bacia teneramente gli occhi, il naso, le labbra … un piccolo morbido morso per far sentire tutta la voglia che ha, uno sguardo perso, le annusa i capelli come per portarla via con se e va …    Il tempo … fottutissima invenzione … è il tarlo nell’incognito andamento fluttuante di anime a rammentare quanto siamo in balìa del tutto … la vela che fileggia e attende l’amoroso abbraccio del suo bramato vento. Mentre sei distratto tutto corre, le giornate ti rubano il fiato e volano via, di bolina portando con se alcuni frammenti della tua esistenza … se sei accorto, siede all’indiana a banchettare e raccontare e bisbocciare … non molla, la bonaccia ti prende sulla stanchezza ed ogni momento è cento, mille volte lo stesso.Il suono del telefono … il ritorno della realtà.-  Si … - -  Ciao bellissima … sono io … che fai … --  Ciao … io sono al lavoro...tu? --  Sono a Valencia … al mare con la piccola … - -  Fai un bagno anche per me …? --  Certo, te penso … mi faccio sentire presto … mi hermosa … --  A presto … -  ...........................fine..............Omut.........