Lo Spazio Bianco

Post


Cos'è una vacanza?(quello che le donne e gli uomini non dicono)-PARTE PRIMA-Arriva l'estate. Strada libera per mostrare corpi palestrati in abbronzature dorate. Lasciarsi i problemi alle spalle e non pensare a nulla. Sarà questa la definizione di "relax" sul dizionario...?Via al turismo. Ma che cos'è questo mostro buono? Sviluppatosi in Europa con il generalizzarsi delle ferie pagate, è stato proclamato "passaporto per la pace" nel 1967, in quanto favorisce l'instaurarsi di relazioni amichevoli tra gli stati.Ma per quanto buono, in quanto mostro ha anche i suoi aspetti negativi.In molti casi il turismo contribuisce al danneggiamento dell'ambiente, o ne è addirttura la casua principale.
SUOLO: il turismo richiede spazi, che devono essere creati a discapito del paesaggio preesistente. E maggiori sono le possibilità di sviluppo del turismo di una data zona, maggiori saranno gli spazi necessari anche in futuro. Gli escursionisti e i mezzi di trasporto comprimono il suolo, zone verdi e naturali vengono cancellate e mutate, crescono i rischi di erosioni e frane. Rifiuti vengono abbandonati ovunque.ARIA: la circolazione dei turisti crea danno anche a livello aereo. Tralasciando il rumore più o meno continuo nelle località turistiche, il problema maggiore viene dall'inquinamento. Circa la metà (nelle Alpi anche l'80%) degli ossidi di azoto (NO) e la metà degli ossidi di carbonio (CO) provengono dalla circolazione veicolare. Inoltre l'anidride solforosa (SO2) proviene in gran parte dagli impianti di riscaldamento degli alloggi di vacanze, e le enormi quantità di ossido di azoto sono una delle cause principali del degrado di di foreste e suoli. In alcune stazioni di vacanza i tassi d'inquinamento sono molto simili a quelli delle grande città.ACQUA: un turista d'albergo (ma non solo) consuma facilmente 400 L d'acqua al giorno, mentre un autoctono deve accontentarsi dei suoi soliti 70. Oltre 100 MILIONI di turisti nel bacino mediterraneo utilizzano servizi igienici con misure di depurazione scarsamente adeguate, i cui scarichi quindi finiscono spesso, insieme a creme, carburanti per imbarcazioni, olii e quant'altro, nelle acque destinate ai bagni.
Basato su un articolo della rivista scientifica Biologi Italiani