Lo Stagista

In viaggio nel nostro sistema solare


La TerraNel lungo viaggio interplanetario che ha portato la sonda Deep Impact all'incontro con la Hartley 2, la telecamera della sonda ha ripreso una sequenza di eccezionali immagini del sistema Terra-Luna da una distanza di circa 50 milioni di chilometri.La nostra "casa" appare di colore bianco (nubi), azzurro (oceani) e marrone (continenti), ed è possibile osservare il transito della Luna sul disco del nostro pianeta. È la visione che si presenterebbe a dei viaggiatori spaziali che stanno tornando a casa.  La sonda Cassini, che raccoglie dati su Saturno e il suo sistema di satelliti, qualche tempo fa ha inviato una foto della Terra da circa 1,5 miliardi di km; la foto, scattata il 19 luglio, è arrivata a destinazione il 20. 
 Si può provare a calarsi in questa prospettiva, in questa "mente" e in questo punto di vista, almeno solo per un attimo.E, dopo averlo fatto, si può provare a immaginare cosa siamo noi dal punto di vista dell'universo. Si può provare a immaginare che cosa sia la nostra presunzione di essere al centro di tutto, dal punto di vista dell'universo.A volte le cose si comprendono nella loro giusta dimensione solo cambiando prospettiva e punto di osservazione. Finchè rimaniamo "nella nostra mente" le cose hanno una certa dimensione. Ma se usciamo da essa e proviamo ad osservarci da un altro punto di vista, da un punto di vista d'insieme, la percezione delle cose cambia. SaturnoIl 27 marzo 2004 Cassini getta l'ultima occhiata completa del sistema Saturno-anelli. Da quel momento la distanza non permetterà più foto complete. In questa foto alla luce visibile è possibile scorgere con chiarezza le differenze tra le fasce degli anelli e alcuni fenomeni atmosferici. Gli anelli e i fenomeni atmosferici sono due dei principali campi di indagine della sonda.Lo spicchio di luce azzurra che si nota nell'emisfero nord è la luce del Sole riflessa dall'atmosfera. In quello meridionale si scorgono due deboli punti neri. Si tratta di tempeste la cui origine non è chiara. 
 GioveElaborazione da una serie di scatti dalle fotocamere del telescopio spaziale Hubble. Tra il 16 e il 22 luglio 1994 ventuno frammenti identificabili come parti della cometa Shoemaker-Levy 9 sono precipitati su Giove: è stata la prima volta nella storia che si è potuto prevedere e poi osservare la collisione tra due corpi del Sistema Solare, un evento considerato molto raro. Per quanto riguarda il pianeta gassoso si ritiene infatti che comete di quella grandezza lo colpiscano una volta ogni millennio. 
 Una passeggiata su Martehttp://mars.nasa.gov/multimedia/interactives/billionpixel/index.cfm?image=PIA16918&view=pano