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« La storia infinitaFrammenti: Lupo nero »

Il ruolo dei fiori nella nascita dell'Homo

Post n°27 pubblicato il 15 Aprile 2014 da myfriend.mi
 
Tag: Scienza

 

I dinosauri si sono estinti 65 milioni di anni fa per un evento catastrofico che ha distrutto, oltre a loro, anche gran parte del mondo vegetale.
Dopo quel tragico evento si è imposta sulla Terra una nuova specie: quella dei mammiferi.

Cominciando dai piccoli roditori che sono gli antenati delle scimmie che, a loro volta, sono gli antenati dell’Homo.

Ed è proprio in quel periodo che avviene un fatto nuovo nel mondo vegetale: con il diffondersi dei primati  il mondo vegetale ha inventato “i frutti”. Dai fiori nacquero i frutti che erano una delle principali fonti di cibo per i primati.
I frutti contengono i semi e le piante, con questa “invenzione”, hanno usato la voracità dei mammiferi per disperdere i propri semi nell’ambiente attraverso le feci; i frutti, quindi, sono una strategia usata dalle piante per diffondersi nell'ambiente.

I frutti e i primati sono uno dei numerosi esempi di "collaborazione" tra specie. Il mondo vegetale usava i primati per disperdere i propri semi nell'ambiente e i primati usavano i frutti come cibo per sopravvivere e trasmettere la propria discendenza.

Ma poichè i primati erano molto ghiotti di frutti, li mangiavano anche quando i frutti erano acerbi (e quindi i semi venivano distrutti). Per sopperire a questo problema le piante hanno colorato i propri frutti per “avvisare” i primati della avvenuta maturazione.
Nacque la gamma del colore rosso e i primati affinarono il proprio apparato visivo per riuscire a distinguere i colori e, quindi, riuscire a “vedere” i frutti maturi.

Questa interazione tra mondo vegetale e mondo animale è stupefacente. Ha consentito da un lato alle piante di diffondere i propri semi e dall’altro ai primati di sopravvivere, di sviluppare nuove caratteristiche e di evolversi.
I fiori, quindi, hanno avuto un ruolo fondamentale nello sviluppo dei primati e, quindi, dell'Homo.

Qualcuno considera tutto questo “casuale”.
In realtà, siccome l’intelligenza è una forma di energia presente nell’universo in varie forme, tutto questo è il risultato di una interazione “intelligente” tra le varie specie che sono tutte collegate tra loro. Le specie interagiscono tra loro grazie alla rete di energia alla quale tutto il mondo appartiene, sulla quale tutta la realtà è innestata. E interagiscono con dei meccanismi intelligenti che ancora non ci sono del tutto noti. Tuttavia la fisica quantistica ci insegna che non è assolutamente vero che se non "vediamo" una cosa questa non esista. Cioè non è assolutamente vero che il fatto di non "vedere" una cosa significa che quella cosa non esista.

 

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Commenti al Post:
lunadargent0
lunadargent0 il 15/04/14 alle 17:48 via WEB
perfetta armonia e ordine che affascina...Buon pomeriggio
 
 
myfriend.mi
myfriend.mi il 15/04/14 alle 22:05 via WEB
mi piace l'armonia. e anche l'ordine :-)
 
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