MaLicE iN WonDerLanD

Post N° 107


Stavano uno di fronte all'altra...Veranda appena appena illuminata dal sole filtrato attraverso le tende attraverso i cappelli di paglia.Erano loro due, e attorno non c'era niente. Oltre la veranda una minuscola stradina. Terra battuta, niente indicazioni, l impressione di una strada che prima o poi termina con un niente, come una presa in giro."Zucchero?"L'uomo porge la tazzina e la donna vi fa scivolare dentro una zolletta. Qualche granellino di zucchero le rimane sulle mani. E' sempre cosi'. Sulle mani abbiamo sempre le tracce di qualcosa.L'uomo beve un sorso. Ha la bellezza di tutto cio' che e' stato."Ho qualche domanda", comincia la donna. "Come sarebbe stato se ..."... E comincia a sciorinare tutte le biforcazioni della sua vita, e ne erano tante, perche' nella vita non si puo' mica evitare di scegliere, e se anche non scegliere e rimandare in fondo e' una scelta, e' evidente che dalle biforcazioni non c'e' proprio scampo. Percio' si sceglie, insomma. Pero' ti resta sempre attaccata la curiosita' di sapere cosa sarebbe successo se in quell'attimo della scelta fossimo riusciti a far pendere la bilancia dalla parte della strada che poi in realta' non abbiamo preso, ma chissa' dove portava. Bisognerebbe sdoppiarsi ad ogni scelta, percorrere entrambe le strade, ritrovarsi in una piazzola qualche anno piu' avanti e chiacchierare e sapere dove, dove saremmo arrivati a percorrere una strada diversa. Ci fregano per tutta la vita con quella storia delle alternative, ma in realta' un'alternativa alla scelta non ce l'abbiamo.Comunque. Comunque l'uomo resta in silenzio. Non risponde, fa' spallucce e posa la tazzina.Non e' che e' muto, e' che il Passato non parla. Mica te lo spiega, cosa sarebbe successo se non fosse successo quello che invece e' successo. Sta li' fermo, ha la bellezza di tutto cio' che e' stato. Ma in fin dei conti e' inutile.E' silenzio. E' passato.Lei ha sempre avuto un po' paura del silenzio, poi, bisogna dirlo. Le brutte notizie ... il coraggio di darle lo si aspetta in silenzio. Un silenzio denso, vano e vigliacco.Anche le scelte si fanno in silenzio. E' un botto nella testa, ma solo li'.Cosi' lei si alza e si allontana da quel Passato cosi' meravigliosamente inutile, perche' parlare col passato e' fermarsi col passato, cristallizzarsi nel passato, e la vita non e' dietro, e' avanti. Vivere la vita non vuol dire aspettarsi che qualcuno te la spieghi.Sole caldissimo che filtra attraverso il cappello di paglia, lo vedi come sfregi di luce sul suo viso, la donna si incammina su quella stradina sterrata, terra e sassi e tutto da costruire, tutto da vivere; su quell'uomo che non parla e che ha la bellezza di tutto cio' che e' stato ci scrivera' una canzone, magari, ma fermarsi a parlargli no, e' inutile.Procede, senza fermarsi, quella stradina che si inerpica tra biforcazioni ed inevitabili scelte, che forse prima o poi terminera' per un niente, come una presa in giro.