GIOCHI O NON GIOCHI?

SANDALO CINESE E ARGENTO


Continuo a sognare. Dovrei smetterla. C’eri, ti ho vista. Non hai neanche tentato di nasconderti stavolta. Il contesto non lo so. Non lo ricordo. Ma non è quello che importa. Era Reggio. Sì. C’erano le mie bimbe. E forse anche i bimbi. Ero in adorazione. Ma nient’altro. Partita di twister saltata ieri sera. Chiacchiere serie con la sister e V. adoro la loro compagnia. I nostri progetti ci accompagnano fino a stanotte. Il mio anello è verde blu. Credo sia positivo. So che è positivo. Ho rimesso gli orecchini. Quasi tutti. V. mi ha aiutata a riaprire i fori ormai chiusi. Torno indietro con piccole cose che erano parte di me. Prima. Adesso ancora. Sandalo omaggio cinese attorno al polso. Attendo impaziente settembre per disegnare sul mio corpo ancora. Vorrei fosse l’ultimo. Sarà l’ultimo perché ho imparato tanto. Cemento si è seccato dentro me come attorno a piedi sulla riva di un fiume. Presa rapida. I miei bambini sono gli unici a godere del mio amore. Li ucciderei d’amore. Cotechini con le zampe. Garfield. Lemure. Pelo ovunque in casa. Qualcuno benedica l’inventore dell’aspirapolvere. Adoro i miei piccoli amori silenziosi. Chiedono solo coccole. E del cibo. Felici si accontentano di inseguire farfalle su un prato. E io glielo permetto. Mi guardano con occhi vivi, la sera prima di dormire bacino della buonanotte. E spengo la luce. So che loro staranno lì accanto a me tutta la notte. E la mattina concederò loro la liberta del sole.