Lost on the Moon......la vita umana non è altro che un gioco della follia... ***Forse siamo al mondo per cercare l'amore, trovarlo e perderlo, più di una volta. Con ciascun amore torniamo a nascere, e con ciascun amore che finisce ci si apre una ferita. Sono piena di orgogliose cicatrici.*** |
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THE MOON...
"E' colpa della luna, quando più si avvicina alla terra, rende gli uomini folli"
(Shakespeare, Otello, atto 5°, scena II).
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Iokanaan: Chi è questa donna che mi guarda? Io non voglio che mi guardi. Perché mi guarda con quegli occhi d’oro sotto le ciglia dorate? Non so chi ella sia. Non voglio saperlo. Ditele che se ne vada. Non è a lei che io voglio parlare. (Wilde Salomè, it.: 46). [...]
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Salomè: La tua voce era un incensiere che spandeva strani profumi, e quando io ti guardavo udivo una musica strana! Ah! Perché non mi hai guardata, Iokanaan? Tu hai nascosto il volto dietro le mani e le bestemmie. Hai messo sopra agli occhi la benda di colui che vuole vedere il suo Dio. Ebbene, tu 1’hai visto il tuo Dio, Iokanaan. ma me, me... non mi hai visto mai. Se tu mi avessi vista mi avresti amato. Io, io ti ho veduto, Iokanaan, e ti ho amato. [...] Se tu mi avessi guardato, mi avresti amato. Lo so bene che mi avresti amato, e il mistero dell’amore e più grande del mistero della morte (ivi: 103-104).
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Nel languore amoroso, qualcosa se ne va, senza fine; è come se il desiderio non fosse nient’altro che questa emorragia. La fatica amorosa è questo: una fame che non viene saziata, un amore che rimane aperto. E ancora: tutto il mio io è tratto fuori, trasferito all’oggetto amato il quale ne prende il posto. (Barthes 1977 it.: 126).
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I MIEI PIANETI...
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Grande, placida, come in un fresco luminoso oceano di silenzio, gli stava di faccia la Luna.
Sì, egli sapeva, sapeva che cos'era; ma come tante cose si sanno, a cui non si è dato mai importanza. E che poteva importare a Ciàula, che in cielo ci fosse la Luna?
Ora, ora soltanto, così sbucato, di notte, dal ventre della terra, egli la scopriva.
Estatico, cadde a sedere sul suo carico, davanti alla buca. Eccola, eccola là, eccola là, la Luna... C'era la Luna! la Luna!
E Ciàula si mise a piangere, senza saperlo, senza volerlo, dal gran conforto, dalla grande dolcezza che sentiva, nell'averla scoperta, là, mentr'ella saliva pel cielo, la Luna, col suo ampio velo di luce, ignara dei monti, dei piani, delle valli che rischiarava, ignara di lui, che pure per lei non aveva più paura, né si sentiva più stanco, nella notte ora piena del suo stupore.
(L. Pirandello - Ciàula scopre la Luna)
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