Hanno demolito la casa della mia nonna...
tutto in una giornata..è incredibile...in quel polverone di macerie i miei ricordi.Nel salotto facevo i compiti mentre mia madre si eclissava nel suo uncinetto...Lì ho imparato le equivalenze, quando ancora mi piaceva la matematica e sognavo di lavorare alle poste, come mio padre.Ascoltavo i dischi di mia madre o dei miei fratelli nel vecchio giradischi color aragosta e a volte mi sdraiavo su quel lettone che a saltarci sopra traballava tutto.Le dispense della cucina odoravano di mobili antichi...gialle...riverniciate non ho mai saputo da chi...Il rubinetto della cucina doveva essere chiuso spesso altrimenti il bagno si allagava...L'odore di naftalina negli armadi, i miei libri accatastati in una libreria di fortuna, il baule sempre chiuso con la mia biancheria dentro, una delle mie foto più belle sul mobile, insieme alle foto dell'amore dei miei nonni, in bianco e nero...
uno di quegli amori che mi hanno fatto sognare...sarà per questo che oggi queste controfigure di uomini che non fanno altro che fuggire dalle responsabilità e si divertono a giocare con i miei sentimenti mi sembrano niente di fronte a quell'omaccione dall'aria tenebrosa che anche dalla guerra spediva alla sua donna le sue foto senza il timore di firmarle col suo amore...
