LSU & LPU

La Regione incontrerà i precari il 7 e il 13 dicembre 2011


da CALABRIAORA del 3 dicembre 2011La Regione incontrerà i precari il 7 e il 13 dicembre 2011Dovrebbe tenersi mercoledì prossimo a Catanzaro l'incontro tra i sindacati e gli assessori Francescantonio Stillitani (lavoro) e Giacomo Mancini (bilancio) sulla situazione degli Lsu- Lpu calabresi e in particolare sulla connessa eventuale deroga da parte del ministero allo sforamento regionale del patto di stabilità. E il 13, con la medesima vertenza all'ordine del giorno, una riunione tra le stesse organizzazioni e il governatore Peppe Scopelliti. Sono questi i risultati ottenuti ieri dai precari operativi nei comuni calabresi e dai loro rappresentanti sindacati al termine di una lunga mattinata di protesta di fronte il consiglio regionale. Una mattinata caratterizzatasi per un sitin di Uiltemp e Usb sulla scalinata di palazzo Campanella e in un calmo ed allo stesso tempo deciso blocco stradale da parte dello stesso sindacato autonomo di base insieme ai manifestanti contro la chiusura degli ospedali di montagna. Tre le richieste: il pagamento degli stipendi arretrati, una delibera che faccia proseguire le attività di Lsu-Lpu anche per il 2012 e un tavolo tecnico romano fra Ministero, Regione e sindacati per una deroga al patto di stabilità che faciliterebbe la stabilizzazione.C'è voluto molto, nonostante gli striscioni come "Dopo 15 anni di precariato ancora una volta siamo stati presi in giro: stabilizzateci o dimettetevi" o "Migranti uguale lavoratori in nero nel privato, Lsu-Lpu uguale lavoratori in nero nello Stato", slogan come "Vergogna, vergogna" e interventi al megafono, finché da palazzo Campanella qualcuno aprisse a sindacati e precari. «Non si possono sempre penalizzare coloro che supportano servizi essenziali negli enti locali: questi lavoratori storici rischiano di passare il Natale senza soldi - ha dichiarato ad inizio mattinata Stefano Princi della Uiltemp - Scopelliti si prenda un impegno da calabrese prima che da presidente e dia dignità ai lavoratori suoi corregionali». Ancor più duro Aurelio Monte. «Senza Lsu-Lpu i comuni potrebbero chiudere. Non chiediamo risorse aggiuntive, ma la legalizzazione del contratto: siamo in nero senza contributi, malattia, ferie ed altri diritti - ha tuonato l'esponente dell'Usb durante la protesta - questo è caporalato di Stato: si parla tanto di legalità, ma la prima a non esserlo è la Regione. Chiediamo a Scopelliti e alla classe politica calabrese di farsene carico. In Calabria non sono tutti parassiti e mafiosi, ma ci sono lavoratori onesti». Adesso a lavoratori e sindacati non resta che aspettare e sperare.LUCA ASSUMMA