LSU & LPU

Siderno, sindaci della Locride a sostegno dei lavoratori Lsu/Lpu nella lotta per la definitiva stabilizzazione


 Siderno, sindaci della Locride a sostegno dei lavoratori Lsu/Lpu nella lotta per la definitiva stabilizzazione 
 (Ph. Enzo Lacopo)di Francesca CusumanoSIDERNO- E' stata una lunga assemblea quella ha visto impegnati ieri pomeriggio i sindaci della Locride.Presente anche una buona fetta della cittadinanza, considerato lo spessore degli argomenti affrontati, tra i quali quello relativo la condizione di precarietà dei lavoratori Lsu-Lpu addetti alla Pubblica Amministrazione che, oltre a rivendicare la puntualità delle spettanti mensilità, continuano a lottare e ad esigere un piano di stabilizzazione che garantisca loro in egual misura diritti e doveri dei dipendenti effettivi. Ad aprire i lavori è stato il presidente dell'assemblea Giorgio Imperitura che, con il consenso unanime da parte dei primi cittadini, ha invertito l'ordine del giorno previsto, partendo proprio dalla delicata questione dei lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità, una risorsa secondo il sindaco di Martone preziosa per ciascuna amministrazione, senza di loro non si potrebbero erogare servizi alla collettività, il cui futuro si fa ancora più incerto dopo la sentenza della Corte Costituzionale n°18/2013, la quale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'articolo 55, comma 1 , della Legge  Regionale Calabria n° 47/2011, che, a sua volta  aveva prorogato il termine per la stabilizzazione dei lavoratori dal 31 dicembre 2011 al 31 dicembre 2014. Con una lettera datata 8 marzo 2013, il Dipartimento Bilancio, Settore Ragioneria Generale della Regione Calabria, ha comunicato di  aver restituito "non impegnata" la proposta di decreto di impegno fondi per sussidi e integrazioni Lsu/Lpu annualità 2013, per il pronunciamento della sentenza; perciò allo stato attuale, non sussistono le condizioni giuridiche affinchè la Regione Calabria possa liquidare agli Enti utilizzatori le risorse finanziarie stanziate nel Bilancio Regionale 2013 per i sussidi, le ore integrative e gli ANF (assegni al nucleo familiare) ai lavoratori Lsu/Lpu del cosiddetto bacino regionale per le proprie imputazioni. Ciònonostante, il Dipartimento Regionale sta provvedendo a redarre una norma transitoria da sottoporre all'esame e approvazione delle prossima seduta del Consiglio regionale del 25 marzo, per legittimare la continuazione dei rapporti di utilizzazione, eventualmente anche sotto altro titolo normativo e l'utilizzo delle risorse già stanziate nel Bilancio 2013 per gli Lsu/Lpu; inoltre, ha già provveduto a liquidare le spettanze residue dell'annualità 2012. Stefano Princi, segretario provinciale Uil Temp, ringraziando Imperitura e i sindaci per il loro sostegno, sottolineando una situazione divenuta insostenibile e che dura oramai da circa 15 anni, ha proposto loro con i contenuti dei principi della piattaforma nazionale, una piattaforma Lsu/Lpu, che prevede: inserimento dei Lsu/Lpu nelle dotazioni organiche dell'Ente utilizzatore, con la riserva dei posti da destinare al 100% dei profili A, B e la riserva del 30% per posti messi a concorso; anticipazione mensile, da parte dell'Ente utilizzatore, delle ore integrative regionali per il predetto personale e anticipazione del sussidio spettante ai lavoratori di pubblica utilità Lpu; integrazione oraria oltre le 30 ore già finanziate, fino al raggiungimento delle 36 ore settimanali di attività complessiva tutto l'anno a carico dell'Ente utilizzatore; riconoscimento dei profili per l'effettivo lavoro svolto, come previsto dal disciplinare regionale di utilizzo dei lavoratori Lsu/Lpu della Regione Calabria. Peccato che sul punto concernente l'anticipazione mensile per conto degli Enti, con l'impossibilità di disporre dei finanziamenti regionali, sarà estremamente difficile per i Comuni convenzionati con la Regione, fare affidamento alle proprie casse comunali, ma soprattutto ai propri bilanci, tenuto conto del periodo non propriamente idilliaco.   <>. Circa sei anni fa, anche  il Comitato per la difesa dei diritti  Lsu/Lpu della Locride, rappresentato da Antonio Trifoli e Cinzia Musitano, con una proposta che va a rispecchiare quanto delineato ieri pomeriggio, aveva ribadito che la cosa migliore, sarebbe stato un decreto ad hoc del Governo, per garantire la stabilizzazione dei lavoratori, stabilizzazione che in Sicilia a quanto pare si è concretizzata. L'idea di presentare un documento al Governo è stata approvata unanimemente nella seduta dei sindaci della Locride,  tant'è che gli stessi amministratori hanno deliberato l'istituzione di una commissione consiliare tra sindaci e sindacati, con il supporto anche della deputazione regionale. Intanto, il 18 marzo è in programma una mobilitazione di tutte le sigle sindacali, davanti alla sede del Consiglio Regionale.