Letto a tre piazze..

TELEFONO


Che il telefono sia, per natura un ospite nella mia vita insolente e maleducato, e' risaputo, l'ho scritto anche un'altra volta. Ma la colpa piu' grave e' un'altra. Nato per strasmettere parole, ordini o notizie a distanza, abbiamo creduto di poterlo usare per comunicare anche i sentimenti.E qui e' successo il disastro!Per comunicare davvero, infatti le parole, non bastano: ci vogliono anche i gesti, gli sguardi, le reazioni che si leggono sul volto di chi ascolta, le suggestioni dell'ambiente.Ci vogliono soprattutto i silenzi. Invece il telefono e' cieco, immerso nella solitudine e detesta il silenzio. con il cellulare o la cornetta all'orecchio e davanti alla bocca e' obbligatorio parlare senza fermarsi, e soprattutto senza capire l'effetto delle nostre parole. Cosi' inconsapevolmente, usando frasi alla cieca, si rotola nell'equivoco, nelle offese spesso involontarie nelle incomprensioni.Milioni di amori e di amicizie sono stati distrutti da una telefonata: confidenze fraintesee distorte al telefono.Usato per comunicare, ha moltiplicato per mille un dramma: l'incomunicabilita'.