q.b di Risate

Finti vigili urbani


Già c'è stato uno scandalo per una storia di presunto pizzo da parte dei vigili di Roma bisogna dirlo non c’è pace per i vigili di Roma. Non bastano le brutte leggende che circolano sul loro conto alimentate dalle ultime inchieste su un manipolo di agenti accusati di pretendere mazzette da imprenditori del centro per chiudere un occhio, anzi tutti e due, su abusi e licenze. Adesso c’è pure chi vigile non è ma si spaccia per tale per ottenere sconti nei ristoranti o, peggio, mangiare a sbafo. Ma, evidentemente, il finto vigile non ha capito che l’aria in città è cambiata, che molti commercianti, complice la crisi, non ci stanno più a subire certi giochetti e adesso denunciano tutto. E così ieri un ristoratore del centro storico ha chiamato i vigili veri e l’ha denunciato.Gli investigatori del primo gruppo gli davano la caccia già da un po’: lo avevano soprannominato Capannelle, come uno dei protagonisti dei Soliti Ignoti. Sono almeno una decina, infatti, gli esposti arrivati al comando di via della Greca. Tutti più o meno uguali: un uomo che dice di essere un responsabile dei vigili, addetto al controllo dei commercianti, che mangia nei ristoranti più esclusivi della città e poi pretende sconti stratosferici mostrando anche la placca della Municipale: una di quelle che i vigili che vanno in pensione o si licenziano sono obbligati a restituire. Così quando ieri intorno alle 13 è arrivata una nuova segnalazione da un ristoratore in via dei Pastini gli uomini del comandante Stefano Napoli non hanno perso tempo e si sono fiondati nel locale. L’uomo era ancora lì: anziano, ben vestito, accompagnato dalla moglie. A domani se posso.