q.b di Risate

Confessioni horror di un amico


 Ci riflettevo l'altra sera, ho sempre avuto uno strano rapporto con il cinema, strano come la mia famiglia  che di conseguenza rende strana la mia vita, perché dico questo?.Sarà perché tutto è cominciato con  i miei nonni, loro anziché coccolarmi e abbuffarmi di cartoni animati, che ne so Pollon (sembra talco ma non è serve a darti l'allegria) i Puffi(nanetti che utilizzavano il viagra) ,come si fa oggi davanti alla tv e buonanotte, loro invece, volevano trasmettermi la passione per Hitchcock, pensate io in tenera età ho visto Psyco, gli uccelli, roba che ho avuto paura di fare la doccia e di uscire di casa per anni, e il bello che abitavo a Venezia.Cresciuto e passata quella fobia, è arrivata l'adolescenza, è stato allora che i miei hanno iniziato a istituire "il venerdì del cinema", ovviamente il film lo sceglievano loro,  quindi avanti con lo squalo, night mare, la bambola assassina, ect, ect.Quella volta non solo mi si risvegliarono le vecchie fobie, ma se ne aggiunsero anche di altre, rimasi sveglio per tre giorni consecutivi per non finire nelle mani, non di Morfeo bravo giocatore del Parma, ma di Freddy Kruger assassino in sogno, non né parliamo di quando arrivava l'estate e si andava al mare, non riuscivo a mettere un piede in acqua, ho passato intere estati a scottarmi sotto il sole, qualcuno però poteva dirmelo che in Itala non c'erano squali, senza tenere conto delle innumerevoli giovani donne che ho perso per ovvi motivi, ma una ragazza un giorno pure la trovai, speciale ,dolce, ci mangiavamo di baci e di succhiotti(morsi sul collo), finché un giorno non volle andare al cinema, "ho preso due biglietti nelle ultime file della sala" disse,  il film era... Dracula,  da quel giorno addio succhiotti e addio anche a lei, che per il mio repentino cambio di comportamento mi lasciò, evidentemente pensava che la tradissi, insomma concludo la mia teoria, la mia vita è un incubo, anzi un horror