q.b di Risate

Sempre la solita solfa, ke tristezza


Oggi voglio fare una riflessione sull'ipocrisia che ci circonda, mi sia consentito, come direbbe qualcun'altro pieno d'amore, da domani sera parte su canale 5, il "nuovo" programma di Gerry Scotti, io canto, con ragazzini dai 7 ai 15 anni impegnati in sfide canore, perfetti per lo show del sabato sera, quando le famiglie si riuniscono di fronte alla tv. Ci tengo subito a precisare che Gerry Scotti è un bravissimo conduttore, ciò che gli dai da fare lui lo sa far fruttare, non mi sognerei neanche lontanamente di criticarlo, a tutte le carte in regola, simpatico, professionale, è come dovrebbe essere un bravo conduttore, però e l'idea della trasmissione che non mi convince per niente.Ed ora vi spiego il perchè di tutto, 1) a parte il fatto che è praticamente la copia di un programma della Rai "ti lascio una canzone" condotta da Antonella Clerici, che quest'anno farà cantare i più grandi, e a me il riciclo, il già masticato, il cambiogli il titolo et voila in nome dell'amore abbiamo creato un nuovo programma, mi rattrista se permettete, perché penso a quei poveri autori intristiti, ce ne saranno di bravi in tv, magari anche più che bravi, che hanno idee nuove, fresche, originali, che si trovano a fare sempre le stesse cose.2) Si dice spesso che i bambini non devono stare tanto davanti alla tv, perché la tv non insegna, perchè la tv li aliena dalla realtà, che devono vivere un contatto umano, stare all'aria aperta, e poi li sovraesponiamo in questo modo in tv e solo perchè gli ascolti ci sono, a me da povero stupido le contraddizioni non sono mai piaciute, se dici no ad una cosa e no, il ni non fa per me, scusate se ho avuto l'ardire di esporre il mio pensiero, ma come dicevano i latini cogito ergo sum, che vuol dire... non lo so non ho mai fatto latino, la recito a pappardella col sugo. eheh.