q.b di Risate

I dolci del Sol levante


Ammetto di essere affascinato dal Giappone, questo paese a metà tra tecnologia e tradizione, mi incuriosce tutto della sua storia, dei suoi usi, dei suoi consumi, non dimenticherò mai la prima volta che sono stato in un ristorante giapponese, le bacchette, con le quali ho litigato tutta la serata, il sushi sul quale ho soffiato per mezz'ora prima di capire che non era un ordine, ma come si chiamava quella pietanza tra riso e pesce, il surimi, e in particolare quella che credevo fosse la parte più facile del pasto, ho assaggiato il wasabi, stavo soffocando, tanto che ho visto una luce ed elvis presley che con la mano mi faceva segno di andare verso di lui, seguito da john lennon che è corso verso di me, e mi ha chiesto di portare un messaggio a yoko ono, mi sono ripreso appena in tempo.Riconosco una mancanza, non ho mai assaggiato i dolci giapponesi, che poi a rifletterci sono dolci del sollevante, dovrebbero essere leggeri, non una mapazza, ed invece un dolce che in Giappone si mangia soprattutto nelle feste natalizie, esattamente il mochi, costituito da riso glutinoso tritato per ottenere una pasta chiara, soffice e appiccicaticcia, che è poi lavorata in una tipica forma tondeggiante.Secondo la tradizione, il mochi è realizzato in una caratteristica cerimonia detta mochitsuki: in questa pratica il riso, dopo essere stato messo a bagno e poi cotto, è triturato nel tipico grande mortaio da due persone che lavorano ritmicamente. Ebbene per questo dolce qualcosa quest'anno dev'essere andato storto, perchè si sono registrati sette decessi tra le persone che nei primi tre giorni del 2011, hanno magari chiuso un pasto con questo dessert, tutte le vittime sono state per soffocamento, in pratica per essersi strozzati, nota a margine, alcuni di essi abitavano nella provincia di Saitama, anche per oggi è tutto alla prossima, ciao.