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IN UNA CAMERA…..IN OGNI CAMERA


 Nessuno poteva toglierle dalla testa che Jury lo stava facendo per il suo bene.Lui l'amava e a lei poco importava se passava tutto il giorno a far finta di cercare lavoro. Lui l'amava e lei contraccambiava così. In silenzio, senza mai lamentarsi, sapendo che ogni uomo che entrava in lei era soltanto una pratica da sbrigare il più presto possibile.Il suo letto odorava di uomo. Di dieci, cento, mille uomini, ma lei amava Jury, lo amava perché l'aveva allontanata dalla guerra, perché aveva provveduto alla sua famiglia e perché ora lei poteva guardarsi allo specchio. Invece lo specchio non la guardava mai. Malgrado il suo bellissimo corpo, il suo prosperoso e turgido seno, le sue carnose labbra, i suoi occhi da lupa...  No, lo specchio no! Lo specchio riproduce la realtà... Lo specchio era rotto, lo aveva rotto lei, forse in un suo sogno o in un altra vita. Una delle tante vite che aveva vissuto, l'immaginazione volava, assentandola da quei corpi sudati, mani a ventosa e lingue ruvide...salate.Ora il suo letto è silenzioso, lei ha scelto di fuggire via, di lasciare un letto disfatto, un cuscino intriso di sudori.Lei è andata dove nessuno la potrà trovare, dove l'amore è solo una sensazione e l'anima “lavora” sul corpo.Nessun uomo potrà trovarla, nessuna spada incandescente la trafiggerà più.Lei dolce e silenziosa.Lei che ha amato senza vergognaLei che era una goccia di sudore e un oceano di passione.Se la incontrate non fermatela, perché non è lei. E' solo lo sguardo impaurito di un ennesima vittima.