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Lettera aperta agli elettori dotati di calcolatrice e libretto per gli appunti

Post n°15 pubblicato il 08 Marzo 2010 da luca.placidi
Foto di luca.placidi

 

Cari elettori dotati di calcolatrice e libretto per gli appunti,

 

se non siete dotati di calcolatrice e libretto per gli appunti forse basterà avere pagato una bolletta oppure avere gestito un bilancio familiare per essere destinatari di questa lettera.

 

In ogni caso dovete sapere, cari elettori, che le campagne elettorali di ciascun candidato consigliere regionale possono, su Latina e secondo la legge, costare al massimo 65 mila euro. Dovete sapere inoltre che il costo per un manifesto grande, quelli che ci circondano nei periodi di ogni elezione, è di circa 3 mila euro. Dovete poi sapere che per i manifesti attaccati ai muri e negli spazi legali e illegali, lo spessore della carta che mano a mano si accumula sui muri delle vostre città non è quello di un singolo manifesto, ma è il sovrapporsi di centinaia di manifesti di tutti i candidati, di tutte le espressioni politiche (tranne la Lista Bonino-Pannella).

 

Mi sembra chiaro allora che con tutti i manifesti giganti, con i manifesti medi, con i manifesti piccoli, con le persone da pagare che attaccano tutti i manifesti che si vedono, con le cene, con gli affitti delle sedi dei vari comitati elettorali ed altro e altro ancora qui ci vorrebbe un miracolo per far tornare tutti i conti e continuare a credere nella attuale classe politica.

 

Se non credete ai miracoli e invece credete nell'attuale classe politica, vi consiglio di munirvi di calcolatrice e libretto, fatevi un giro per la città e segnate per ciascun candidato un costo approssimativo dei manifesti che avvistate, considerate il conto per tutta la provincia, aggiungete i sentori delle cene elettorali che ogni candidato vi offre, considerate pure che magari qualcuno non vi ha invitato proprio personalmente!, e fate poi due liste: la lista dei candidati che ha superato i 65mila euro e quella dei candidati che non li hanno superati. Bene. Una è la lista degli onesti. Una no.

 

Luca Placidi, candidato nella Lista Bonino-Pannella nella circoscrizione della Provincia di Latina (anche Roma) alle prossime elezioni regionali

 

Ps C'è poi un'altra questione: ma tutti questi soldi sono tirati fuori da chi? Quali sono gli interessi che questi consiglieri difenderanno, riconoscenti come saranno verso i loro benefattori?

 

 
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Un promemoria di Mario Staderini per i candidati della Lista Bonino-Pannella

Post n°14 pubblicato il 03 Marzo 2010 da luca.placidi
 
Foto di luca.placidi

Un promemoria di Mario Staderini per i candidati della Lista Bonino-Pannella

1) Ci battiamo da anni contro regolamenti elettorali che sono

a. burocratici a livello demenziale;

b. anti-storici;

c. discriminatori.

Abbiamo sollevato praticamente ad ogni contesa elettorale una raffica di obiezioni fondate su tutti e tre questi rilievi, facendo rilevare ad ogni occasione:

- che non ha senso ricominciare ad ogni tornata elettorale con questo trambusto: servirebbero leggi certe, uguali per tutti, e durature. Negli ultimi 3 anni le elezioni tenutesi in Italia sono state caratterizzate dalla modifica delle leggi elettorali a campagna elettorale già avviata. È successo alle politiche del 2006 (legge nº 270 del 21 dicembre 2005 , voto il 9 e 10 aprile 2006), alle europee del 2009 (legge 20 febbraio 2009, n. 10, voto il 6 e 7 giugno 2009), sta accadendo di nuovo alle regionali 2010. Tutto ciò mentre il Consiglio d’Europa, con una dichiarazione approvata nella sessione del 13 maggio 2004 dal Comitato dei Ministri degli esteri – ivi compreso il rappresentante del Governo italiano - ha ritenuto essenziale, per considerare le elezioni corrette e democratiche, il rispetto della s! eguente regola: "gli elementi fondamentali del diritto elettorale non devono poter essere modificate nell'anno che precede le elezioni";

- che ci si puo' tranquillamente ispirare per la selezione delle liste alla prassi dei nostri principali partners europei (tanto più che il voto alle amministrative per i cittadini UE dovrebbe presto trasformarsi in realtà). Nel 2005, a seguito dell’esclusione per irregolarità nella raccolte delle firme della lista “Alternativa sociale” di Alessandra Mussolini, il settimanale ingleseThe Economist con un articolo intitolato “Le elezioni regionali italiane” scrisse: «La campagna ha mostrato non solo un’allarmante indifferenza nei confronti della legge da parte di entrambi gli schieramenti, ma anche un sistema giudiziario che quasi provoca sdegno - viziato da una legislazione inapplicabile, disonestà legulèica e una indistinta separazione tra il giudiziario e l’esecutivo» (31 marzo 2005)

- che nell'era di Internet, l'immagine di uno Stato che affida la legittimità della selezione della sua classe politica a carte, penne e faldoni fa ridere, quando non imbarazza;

- che, come se non bastasse, questa regolamentazione finisce inevitabilmente per avvantaggiare le formazioni politiche più grandi e strutturate, che dispongono di miglaiai di consiglieri comunali e provinciali, autorizzati a autenticare le firme, se non di produrre migliaia di firme a comando o - spesso - di tenerle in deposito per ogni evenienza. Penalizzando, al contrario, formazioni più "povere" ancorché rappresentative, che devono ad ogni occasione e con gravi oneri finanziari imbarcarsi non solo nell'inseguimento virtuale dei firmatari, ma soprattutto degli autenticatori. In Svizzera, ma la stessa cosa accade anche negli USA, le firme si raccolgono su fogli di qualsiasi formato, stampati sui giornali, disponibili su internet, senza vidimazioni, senza autenticatori. Chi deposita le firme si assum! e la responsabilità penale di dichiarare il vero rispetto all’identità e la volontà dei firmatari.

2. Nelle ultime settimane, non abbiamo fatto altro che denunciare discriminazioni inaccettabili, e chiedere modifiche di queste ordalie burocratiche. Nessuno ci ha ascoltato: al punto che Emma Bonino ha deciso di farsi carico anche fisicamente di una battaglia di principio dura e solitaria. Non ci pare di aver raccolto grande sostegno nel mondo dei partiti né in quello istituzionale. E meno di tutto, quello dei nostri "competitors" elettorali nella campagna per la Regione Lazio. Risultato della vicenda: le Liste Bonino Pannella sono state nonostante tutto ESCLUSE, a causa di queste leggi, in almeno 9 Regioni.

3. A questo punto, un gruppo di allegroni del PDL viene meno ad un adempimento formale non banale nella presentazione delle Liste in Lazio: ovvero il rispetto di un termine perentorio per la sottomissione delle liste stesse. In pratica, nessuna lista risulta presentata per la Provincia di Roma.

Non vogliamo entrare nelle circostanze che hanno portato i responsabili del PDL a disattendere questo obbligo formale. Puo' darsi che il responsabile sia stato sorpreso da un improvviso languore di stomaco che lo ha portato a recarsi al bar al momento sbagliato; ovvero che abbia abbandonato temporaneamente i luoghi - come altri sostengono - per riempire o alterare al riparo da sguardi indiscreti delle liste che non erano ancora finalizzate, a pochi minuti dalla presentazione. Non entriamo in questa diatriba se non per sottolineare che la seconda ipotesi configurerebbe una chiara ipotesi di reato. Rimaniamo ai fatti.

4. Fra questi, c'é il fatto politico. Rappresentato dall'esclusione ex lege della lista "non pervenuta"; e da una cagnara giuridica e istituzionale sollevata da alti esponenti del PDL e della coalizione che sostiene la Polverini - non tutti per fortuna. Una cagnara che ci chiama persino in causa come Radicali, rei a questo punto di non difendere una democrazia gravemente diminuita dai gravami della burocrazia.

No, cara Polverini: é troppo comodo salire sull'autobus della lotta per questi principi solo per percorrere i 100m che ti interessano. Noi questo viaggio lo abbiamo intrapreso da anni, e continueremo a viaggiare da soli se necessario.

Ma non chiedeteci solidarietà per sanare delle violazioni pacchiane di leggi e regolamenti che nessuno - a parte noi - ha combattuto finora.

 
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Un grazie a Bruni per la sua difesa delle minoranze cristiane nel mondo

Post n°13 pubblicato il 01 Marzo 2010 da luca.placidi
 
Foto di luca.placidi

Un grazie a Bruni per la sua difesa delle minoranze cristiane nel mondo
 
Il Partito Radicale si è da sempre contraddistinto non solo nelle battaglie anticlericali, che rivendico per la loro religiosa giustezza, ma anche nella lotta per i diritti delle minoranze cristiane: dai Montagnard, perseguitati del governo comunista di Hanoi in Vietnam insieme al membro del Consiglio Generale del Partito Radicale Nonviolento Transnazionale e Traspartito Kok Ksor, agli Uiguri, perseguitati dal governo comunista di Pechino in Cina. Per questo mi sento di ringraziare il Consigliere Comunale del PdL Cesare Bruni per la sua iniziativa a difesa delle minoranze cristiane nel mondo.
Spesso succede che a difendere le minoranze cristiane nel mondo noi radicali siamo isolati, nella nostra azione, perfino dalla Chiesa e la posizione di Bruni va presa come un incoraggiamento a persistere nella lotta per un mondo migliore.
Luca Placidi, candidato nella Lista Bonino-Pannella nella circoscrizione della Provincia di Latina (anche Roma) alle prossime elezioni regionali

 
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Sciopero della fame per il rispetto della legalità: Latina Ambiente rispetti gli impegni che si è presa con i cittadini

Post n°12 pubblicato il 27 Febbraio 2010 da luca.placidi
 
Foto di luca.placidi

Sciopero della fame per il rispetto della legalità: Il vice coordinatore provinciale PdL rispetti gli impegni che si è preso con i cittadini

L'illegalità di questa campagna elettorale è nota a tutti: a cominciare dalle spese illegali che superano la soglia prevista dalla legge (non quelle dei candidati della lista Bonino-Pannella), ai manifesti illegali di tutti i partiti che non solo deturpano illegalmente l'ambiente ma che fanno concorrenza sleale nei confronti di quelle liste, come la Lista Bonino-Pannella, che mai si sono prestate a questo "sporco" gioco, passando per tutto il meccanismo di raccolta delle firme per la sottoscrizione delle liste elettorali: si va dalla mancata informazione da parte della rai che avrebbe dovuto per legge fare degli spot pubblicitari per informare i cittadini di questa possibilità alla indisponibilità degli autenticatori a svolgere il loro servizio anche per liste concorrenti a quelle di appartenenza.

Questi sono solo alcuni dei motivi di carattere generale che hanno spinto Emma al suo sciopero della fame e della sete.

A queste motivazioni Daniele Maughelli, candidato della Lista Bonino-Pannella per la provincia di Latina, ha aggiunto quella per la riapertura del mercato dei fiori di Campo Verde ed è in sciopero della fame da tre giorni.

A questa lotta mi sono aggiunto io questa mattina, annunciando uno sciopero della fame di 48 ore, per il rispetto dell'articolo 8 della carta dei servizi della società Latina Ambiente spa, dove è previsto l'impegno per la società stessa di dare ampia e completa informazione dei risultati di indagini sulla soddisfazione dei cittadini in merito ai servizi di igiene ambientale.

A quanto mi risulta solo annunci, sul merito di questi sondaggi di soddisfazione del cliente, sono stati fatti dalla società Latina Ambiente, presieduta dal vice-coordinatore provinciale del PdL Vincenzo Bianchi, ma nessuna indagine scientifica è stata fatta (dandone adeguata pubblicità) sul livello di soddisfazione dei cittadini di Latina.

Noi della Lista Bonino-Pannella crediamo che il rispetto di queste norme, che non abbiamo deciso noi e che anzi avremmo voluto diverse, avrebbero messo i cittadini di Latina (e italiani) nelle condizioni di scegliere in modo democratico le liste da votare. Purtroppo però lo stato in cui viviamo non è uno stato di diritto. Non è una democrazia. Ed esiste una classe politica che decide lei non solo le regole (come sarebbe ovvio) ma anche l'applicazione delle regole: "a questi sì e a questi no!".

Noi della Lista Bonino-Pannella lottiamo e continueremo a lottare contro questo sessantennio partitocratico, che si è dimostrato spesso peggiore del ventennio fascista precedente, e come una peste e come il precedente rischia di diffondersi drammaticamente e senza controllo.

Luca Placidi, candidato nella Lista Bonino-Pannella nella circoscrizione della Provincia di Latina (anche Roma) alle prossime elezioni regionali

 
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Ottimo Cirilli, è ora di trasparenza. Quando è giusto è giusto!

Post n°11 pubblicato il 23 Febbraio 2010 da luca.placidi
 
Foto di luca.placidi

 

Ottimo Cirilli, è ora di trasparenza. Quando è giusto è giusto!

Direi ottima la dichiarazione di Cirilli riportata da Il Messaggero di oggi. Cirilli chiede di fare chiarezza, chiede trasparenza. E allora cominciamo col dire che le campagne elettorali di ciascun candidato consigliere regionale possono, su Latina e secondo la legge, costare al massimo 65 mila euro. E allora con tutti manifesti giganti, con i manifesti medi, con i manifesti piccoli, con le persone da pagare che attaccano tutti i manifesti che si vedono, con le cene, con gli affitti delle sedi dei vari comitati elettorali ed altro e altro ancora, più che di trasparenza, qui ci vorrebbe un miracolo per far tornare tutti i conti e continuare a credere nella attuale classe politica. Noi della Lista Bonino-Pannella siamo consapevoli che a Latina, come in Italia, rispettare la legge non conviene. Ma non ci arrendiamo e come i cittadini detenuti che appoggiavano lo sciopero della fame e della sete di Marco Pannella sul plenum della corte costituzionale dicevano "quando è giusto è giusto!", noi per gli stessi motivi sosteniamo lo sciopero della fame e della sete di Emma per il rispetto della legalità di questa fase della campagna elettorale.

Luca Placidi, candidato nella Lista Bonino-Pannella nella circoscrizione della Provincia di Latina (anche Roma) alle prossime elezioni regionali

 

 
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