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Domani non voto!!!


Anche queste elezioni sono passate, anche questa volta il popolo italiano, abituato alle tornate elettorali, ha capito la questione che era in gioco e si è recato alle urne compatto. L’80% delle affluenze è un dato buono, probabilmente si temeva il peggio, si temeva un boicottaggio delle urne come aveva suggerito il Partito Marxista Leninista Italiano. Infatti pochi giorni prima della data elettorale girava per le città un volantino giallorosso, che alcuni avevano scambiato come l’ennesimo segno di protesta contro AS Roma o Unione Sportiva Lecce o il Messina Calcio o qualche altra squadra calcistica con gli stessi colori, da parte delle tifoseria ultrà, ed invece era una chiamata al non voto da parte del partito filosovieticocinese. Il senso era più o meno questo: se rimanete a casa potremo farci sentire dalle piazze, potremo fermare i lavori di ammodernamento del paese, potremo fare le battaglie di religione, potremo protestare per l’uno o per l’altro motivo… se rimanete a casa i padroni capiranno che il popolo non li vuole, se rimanete a casa e non andate in quelle stramaledettissime urne sarete benedetti da Mao, se invece ci andate, speriamo che le prossime urne siano le vostre, ma quelle all’ombra dei cipressi. Meraviglia delle meraviglie, siamo all’apoteosi, all’apice del pensiero rivoluzionario, siamo giunti dinanzi al cospetto del socialismo reale, o del puro comunismo. Magari adesso quel 20% degli elettori che non è andato a votare, compreso mia nonna ottantenne, scenderanno in piazza, fascia sulla testa, e governeranno il paese da laggiù. Magari adesso le sedute di gabinetto diventeranno quelle sul gabinetto, oppure si voterà per alzata di mano due volte al giorno tutti quanti, così mentre stai facendo quello che stai facendo un megafono ti chiama al tuo dovere e tu devi alzare la mano se sei d’accordo sennò chissenefrega. Finalmente è arrivato il PMLI, ci voleva proprio in questo periodo così disastroso per l’umanità tutta. Una boccata di ossigeno anticapitalista. Meglio dei maglioncini di cashemere, meglio dei cuscini sotto le poltrone, meglio dei portavoce “transisti”, meglio della mortadella, meglio delle barche a Gallipoli, meglio dei bamboccioni e chi più ne ha più ne metta. Anzi sapete cosa faccio, domani 16 aprile vado e voto per il PMLI, anzi vado e non li voto (è più facile visto che non ci sono più elezioni), e così farò per gli anni a venire, ogni giorno che Lenin manderà sulla terra.