nell'orto con luca

Gli Anni delle immense compagnie


Nella vita, a volte, viviamo particolari momenti, dolci alchimie, che hanno la capacità di far ripartirela memoria, facendola rituffare in avvenimenti che sembrano sopiti. È come se, dopo un lungo letargo, bastasse un'occasione non voluta, né cercata, per far riaccendere alcuni "magici" ricordi posti nel nostroarchivio personale. Questo mi è successo pochi giorni fa quando ho accompagnato mio figlio Mattia e due suoi amici a Campocavallo, per partecipare a una gara di mezzofondo. Salito in macchina, mi ero già preparato a isolarmi mentalmente, visto che Mattia ascolta musica non proprio di mio gusto: quel genere che, nel gergo giovanile, "spacca". Nonostante questo, i ragazzi fra loro riuscivano tranquillamente a scherzare, a parlare, ridevano e raccontavano avvenimenti, incontri fatti, come affrontare la gara...A un certo punto, però, stanco di quella musica, Mattia estrae dal bauletto posto di fronte un CD di Max Pezzali. Musica, per me, figlio di una generazione obsoleta dal loro punto di vista, più abbordabile o almeno più rilassante: finalmente i "timpani" potevano riposarsi un po'! Nella successione dei brani, arriva ad un canzone intitolata "Gli anni". Canzone nostalgica, in cui il protagonista, incontrando visi noti, rivive come in un flashback i momenti passati, gli anni della propria gioventù. Quello che a un certo punto ha carpito la mia attenzione è stato il ritornello:Gli anni d'oro del grande Real, gli anni di Happy days e di Ralph Malph,gli anni delle immense compagnie, gli anni in motorino sempre in due, gli anni di 'che belli erano i film',gli anni dei Roy Rogers come jeans,gli anni di 'Qualsiasi cosa fai', gli anni del 'Tranquillo siam qui noi'... Quell'ascolto ha risvegliato un turbinio di sensazioni: marca di jeans, telefilm, modi di dire del periodo...Quello che maggiormente attirava la mia attenzione, però, era l'espressione "gli anni delle immense compagnie"! Era come se in un istante il corpo fosse rimasto inchiodato al sedile dell'auto, ma la mente avesse cominciato a viaggiare verso strani lidi, percorrendo strade già percorse. All'improvviso riapparivano visi, avvenimenti, situazioni, contesti che, paradossalmente seppur lontani nel tempo, erano lì vivi e palpitanti. Eh sì! Al di là di tutto "gli anni delle immense compagnie",degli amici "immensi", erano ancora presenti nella mia vita! Ci sono dei momenti indimenticabili, che hanno la capacità di perforare il tempo, di rimanere per sempre stampanti nella nostra mente. Quegli anni sono stati momenti unici, irripetibili, caratterizzati da una gran voglia di stare insieme, di divertirsi e di condividere ciò che ritenevamo più signifi cativo. Un'amicizia che non era in balia degli umori adolescenziali, ma vissuta con consapevolezza e maturità perché coltivata negli anni con una pazienza quasi "certosina". A differenza, però, di Max Pezzali che rievocain maniera nostalgica quegli incontri, il mio non è solo un ricordo: ma quasi rivivo quegli eventi con gioia, allegria e piacere immenso.