Femminil_Mente Donna

Forse aprendo quel cassetto buio,forse facendo trapelare un pò di luce in quel rifugio segreto,troveremo le nostre risposte,quelle risposte che ci danno adito al cambiamento,alla voglia di condividere una parte di quel "segreto" con qualcuno, cosicché quel "Luogo oscuro" piano piano si tramuta in forza,armonia,serenità.

No.....a volte sento il bisogno di isolarmi dal mondo circostante, di rinchiudermi nel mio "angolo buio" e sono felice che la luce non riesca a d arrivare. Il buio mi "costringe" a sentire quello che ho dentro, a farlo (ri)emergere e forse sono troppo prevenuta per permettere a qualcuno di avvicinarsi a quel luogo per me "sacro"......

Quel luogo “sacro”,potrebbe anche essere motivo di condivisione,consiglio,aiuto,sostegno..no?

Il proprio recondito è il nucleo dei vari strati che lo ricoprono...ognuno con i suoi "cassetti" di vissuto, abitati da rari sorrisi e da una bella serie di cicatrici superficiali o profonde...mi piace pensare che ogni nucleo sia così prezioso, così tanto, da estraniarlo da qualsiasi cassetto che lo sovrasti, poiché è ben protetto nel buio da una fredda intolleranza... l'ultimo dei suoi baluardi difensivi..

Molto rari i sorrisi, più frequenti le cicatrici, alcune trasformatesi nel frattempo in lievi segni altre ancora profonde e sensibili. Non tutti i cassetti sono preziosi....alcuni raccolgono "inezie" di cui è facile parlare, raccontare, ma quel cassetto buio è per me un vero e proprio bunker, sorvegliato a vista....

E' giusto che sia così...ognuno deve a se stesso, l'investimento di parte delle proprie energie...per amor proprio...con il fine di tutelare la nostra parte più preziosa che è anche la più fragile...

Buona serata

Altrettanto

Post n°237 pubblicato il 25 Luglio 2013 Tratto da “Parole dell’anima corpo”: “LE APPARTENZE” di “Il_senso_delle_cose” ………………………”Il cuore era silenzioso … calmo … quasi in attesa …. e sembrava avvolgersi intorno al quel nocciolo che dall’interno proclamava il suo spazio … echi di luci e di ombre danzavano in esso .. e per esso … ritmi … respiri … alternanze .. presenze … si susseguivano e inseguivano vorticando … e intrecciando lamenti di vocii lontani … quelli delle appartenenze … delle appartenenze dell’anima che essi evocavano …. chiamandole per nome … il loro nome … custodito… ”