Déjà vu

Post N° 30


Stropicciata di lenzuola e calda di sonno appaio in cucina, nella penombra di una mattina avara di luce ma non di foschia.Il calore ancora appiccicato addosso evapora in brivido nell’aria fredda.Pensieri che dialogano tra loro, un’autonomia su cui non intervengo. Preferisco assistere muta, mentre preparo il caffè.La mia mente che chiede e risponde, che interroga e scruta. Sempre appesa allo ieri a guardare il domani ché l’oggi, lì sotto, non pare ci sia. Poi la vita che cambia di colpo, che urla all’orecchio e mi accorgo di me. Che ho anche sogni e non solo fantasmi, e il dovere di viverli, sia quel che sia.E una smania, una spinta, da dentro, di crederci ancora e di essere mia.