Déjà vu

Post N° 31


E le cime e le nubi a far gara di bianco, con l’ala che taglia quel cielo di cera.E poi Nizza, ricamo di sale, cristallo di sabbia sul nero del mare.Poi, atterrando, cercare dall’alto le sagome note di strade percorse, chè tornare è diverso da andare e ti prende la voglia del prima, del visto.Con parole straniere nell’aria e profumi di altrove e di viaggi e di mare. Che anche far colazione è già un film, con la mente ubriaca di gesti e progetti, mentre scegli tra un churro o una tarta e decidi che fare del giorno che viene. L’atmosfera e le voci ed i volti ricamano gusti ai sapori già forti.E la notte di tango e di stelle, di musica e vino, di gente per strada. Mentre mordi una foglia di menta coperta di lava di caldo cacao. E ti chiedi che cambi in te stesso se il cielo è straniero e il percorso è di viaggio, chè i tuoi occhi son quelli di sempre ma vedono il mondo a portata di mano.Siam dei dove e non semplici quando, oltre ai come ed ai cosa ed ai mille perché.