Déjà vu

Post N° 21


Restare con lo sguardo sulle ultime righe, sperare ad alta voce che le parole si moltiplichino, srotolando un seguito davanti ai nostri occhi, troppo appagati per essere sazi.Il naso, tutto il viso, sui fogli. Profumo buono di carta e d’inchiostro, di nottate sveglia.Chiudere il libro, tastarne lo spessore, far scorrere le pagine assaporandone il vento. Aprirne una a caso, lisciarla col palmo disteso.Cercare nel piacere tattile di prolungare la suggestione.Tentare con la quarta di copertina (sempre una parola di troppo, fortuna che non l’ho letta prima) tardivi contatti con quelle atmosfere.Certi libri.