La mia Isola

non lasciarmi o veto tu che soffi e mi guidi li dove e la mia terra, tu che da lontano di vedo tu che sei la mia salvezza.la salvezza di un naufrago che sfida queste onde tempestose, questo mare ostile, solo per un attimo di felicita.felicita e quello che si prova a sentire il tuo calore su di me, il tuo respiro che si confonde con il mio, io tuoi occhi che si tuffano nei miei, le tue labbra che si muovo e s’usurano parole che si perdono nel rumore martellante del mio cuore che batte al impazzata e non si vuol fermare, nel amore che ci copre e ci culla in un dolce sonno, o in quello che li ammanti si scambiano con dolci carezze.carezze che mi sfiorano il viso e il corpo e capisco finalmente di essere a casa, li dove tutto e pace e confusione, in una terra sicura in un oasi che nemmeno se la sogno potrei trovarla.