PadreAvrei voluto essere la tua bambina,avrei voluto scalare le possenti colline delle tue spalle da li scrutare il mondo forte di teAvrei voluto accarezzare il tuo volto e sussurrare il tuo nome mille volte alla sera quando varcavi la porta di casaPadre la porta della mia Anima non l’hai varcata mai. Ho tenuto quel dolore come il più caro dei miei giocattoliNon avevo altro di te e quello mi bastavaE mentre gli altri giocavano a pallone io ho imparato a perdonare.
Mio padre
PadreAvrei voluto essere la tua bambina,avrei voluto scalare le possenti colline delle tue spalle da li scrutare il mondo forte di teAvrei voluto accarezzare il tuo volto e sussurrare il tuo nome mille volte alla sera quando varcavi la porta di casaPadre la porta della mia Anima non l’hai varcata mai. Ho tenuto quel dolore come il più caro dei miei giocattoliNon avevo altro di te e quello mi bastavaE mentre gli altri giocavano a pallone io ho imparato a perdonare.