Luciano Garofano

La certezza della pena


Ieri a Carpi, durante una riunione con alcuni cittadini e numerosi professionisti, Luciano Garofano ha discusso un aspetto importante della sicurezza nelle nostre città: la violenza contro le donne. Un problema molto serio, ha spiegato, che va affrontato con la massima urgenza e serietà. Infatti se alcune soluzioni sono drastiche e mi riferisco alla castrazione chimica, più volte proposta, sono necessarie pene più severe per coloro che commettono tali reati. Non solo pene più severe ma soprattutto la certezza di tali pene. Troppo spesso nel nostro paese chi commette reati non viene punito oppure lo è in maniera troppo lieve. Questo sistema non può funzionare, deve essere al più presto riformato.E proprio la certezza della pena (es: se commetto un omicidio o una violenza sessuale so che mi aspettano di sicuro 40 anni di carcere) può scoraggiare la commissione di certi reati.Ma la lotta alla violenza contro le donne non si risolve solamente punendo i colpevoli. E’ necessario anche istituire delle strutture di accoglienza con personale preparato (infermieri, psicologi, medici) alle quali la persona che ha subito la violenza possa immediatamente rivolgersi per avere un primo e importante supporto morale e fisico.Luciano Garofano ha inoltre sottolineato l’importanza della prova scientifica. Non ho mai detto, come mi accusano in molti , che basta solo il dna di una persona per incastrarlo: l’indagine tradizionale svolta dagli investigatori, rimane comunque essenziale. Ma grazie all’unione di indagine tradizionale e prova scientifica possiamo davvero risolvere tanti casi che tuttora rimangono irrisolti.Per questo mi batterò anche in europa affinchè l’Italia si adegui alle misure di sicurezza già adottate negli altri paesi e che hanno garantito ottimi risultati nella lotto contro il crimine: e non parlo solo della banca dati del dna, strumento indispensabile. Non mi stancherò mai di dire che non c’è nessuna violazione della privacy: chi non ha nulla da nascondere potrà continuare a vivere come ha sempre fatto senza che nessuna libertà fondamentale venga violata.