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6 GRANDE LUCIANO


E allora, sono seduto al tavolino di un bar, sto bevendo un caffè e sto leggendo un giornale, cercando disperatamente di farmi i fatti miei e infatti, puntuale, arriva un tipo, si avvicina moltissimo e mi scruta, in maniera piuttosto inquietante. Io gli faccio: “Salve”; lui non fa nessun cenno e continua a guardarmi in maniera un pò così, torba. Io allora vado avanti a bere il caffè, leggo il giornale, lui non si schioda e allora a quel punto io mi giro e gli faccio “Senti, se hai bisogno, dì pure!”. Lui mi punta il dito contro e mi fa “Scusa ma… tu, sei tu?!” Allora, supponiamo che io fossi… Beniamino Della Rocca, uno che ha la sfiga di assomigliare a un cantante. Se uno viene da me e mi chiede “Scusa ma tu sei tu”, io dico “Sì”, cioè, in qualità di Beniamino Della Rocca, sono io.Ho fatto così anch’io, gli ho detto: “Sì, guarda, ti giuro che io sono io!”.“Ti facevo più alto!”“Mi dispiace moltissimo averti arrecato una delusione di questo tipo.”“Certo che, dal vivo, siete tutti quanti un’altra cosa!”“Ti chiedo scusa a nome dell’intera categoria e comunque, come si dice, meglio dal vivo che dal morto.”“E comunque, scusami, ma che cosa ci fai qua?!”“Partiamo dal presupposto che, da qualche parte, devo pur stare; però, a parte questo, se tu avessi approfondito un pelo le tue indagini personali avresti capito da solo che sto bevendo un cazzo di caffè e leggendo un cazzo di giornale.”“Dai, fammi un autografo che c’ho un’amica che è una tua fans!”Una tua fanS… voi ridete ma questo è un morbo che si è diffuso a macchia d’olio; e finchè stiamo parlando, comunque, di gente che ha un problema di carattere grammaticale, non ce ne frega niente, ma se invece il problema è di personalità multiple, siamo un po’ tutti nella merda.“Comunque, guarda, l’autografo, visto che sei molto gentile, te lo faccio molto volentieri!” Mi guarda, io guardo lui, mi riguarda, io riguardo lui… mi fa: “ Dai!”Io gli dico: “Per far l’autografo servono, come minimo, carta e penna.”“Credevo che voi cantanti aveste sempre carta e penna con voi!”"Sono davvero mortificato di arrecarti la terza atroce delusione nell’arco di pochissimi minuti, ma guarda caso oggi la mia cartoleria mobile l’ho lasciata a casa.”Lui sbuffa e con l’aria di chi sta dicendo “Devo pensare a tutto io!”, va verso il bancone del bar, prende carta e penna, ritorna, me li mette sul tavolino e mi fa: “Mettici anche la dedica.”Io guardo, lui guarda me, lo riguardo, lui riguarda me… mi rifa: “Dai!”E io gli faccio: “Per fare una dedica, come minimo, serve il nome della persona a cui dedicare.”“Scrivi!”: A Marta, con tanto, tanto, tanto, amore… PIERO PELU’!