Lucky_borsa

L'economia statunitense non sta entrando in una recessione, solo perché non ci  sono posti di lavoro creati nel mese di agosto. Il numero riportato oggi che sta facendo notizia è il risultato dell'applicazione di fattori di correzione stagionali che spesso sono sbagliati , i dati che sono quasi sicuro saranno modificati  in modo significativo un anno da ora. (Prima della  destagionalizzazione, faccio notare che  sono stati creati 118K di  posti  di non-farm payroll nel mese di agosto, secondo lìindagine  aziendale.) Non si può saltare a conclusioni enormi sulla base di uno o  anche due mesi 'di dati sul lavoro, sono dati troppo volatili e sempre soggetti a revisione in seguito.

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Sì, la crescita di posti di lavoro sembra avere rallentato un po 'negli ultimi mesi. A sei mesi, il tasso di crescita annualizzato del lavoro privato, secondo il sondaggio a, è scivolato  dal 2,1% di aprile al 1,5% in agosto. Ma, come il grafico qui sopra mostra, il quadro più grande è che l'economia è riuscita a creare tra il 2,1 e 2,4 milioni di posti di lavoro del settore privato a partire dalla fine del 2009, a seconda di quale indagine si guarda, e a  occhio, la tendenza è in entrambe è  ancora verso l'alto. Non è una tendenza forte verso l'alto, dal momento che l'economia sta ancora lottando e combattendo venti contrari, ma tenendo conto di una serie di indicatori chiave (richieste  settimanali di sussidi piatte, ordini all'industria robusti, prezzi delle materie prime forti, passando per i prestiti al settore commerciale e industriale , forti profitti delle imprese, una  ripida curva dei rendimenti , differenziali di swap bassi, l'aumento degli ordini di beni strumentali, miglioramento della salute finanziaria dei consumatori ', l'aumento della produzione industriale, in aumento le vendite al dettaglio), credo che a conti fatti l'economia staancora facendo progressi in avanti e non è in pericolo di sprofondare in un'altra recessione.

Non sto dicendo che l'economia è in gran forma, io sto solo cercando di fare il punto che le cose non sono così male come i titoli dei giornali vorrebbero farci credere. Da un punto di vista dell'investitore, non è sufficiente sapere che l'economia è debole, è necessario sapere se l'economia sia  più debole rispetto  a quanto il mercato crede che sia. Penso che ci sia spazio per l'ottimismo, perché il mercato ha una visione estremamente ribassista per l'economia (evidenziata nel livello estremamente basso dei rendimenti del Tesoro), che nella pienezza del tempo è probabile che sia smentito.