Lucky_borsa

finanza, borsa e dintorni

 

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 
Citazioni nei Blog Amici: 11
 

DISCLAIMER

Non intendo sollecitare investimenti.
Chiunque utilizzi spunti derivanti dalla mia analisi  agisce a proprio rischio e pericolo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

« Euro:teorie economiche rivaliI limiti del Quantitative Easing »

Quantitative Easing e Prestatore di Ultima Istanza: La confusione regna sovrana!

Post n°1183 pubblicato il 19 Settembre 2012 da Lucky340
 
Foto di Lucky340

di Francesco Saraceno(*)  traduzione da Keynes_Blog

Wolfgang Münchau ha scritto un interessante articolo sul Financial Times di ieri. Per riassumere, Münchau sostiene che vi sia la possibilità che il nuovo programma OMTs [Outright Monetary Transactions, acquisto "illimitato" di titoli del debito pubblico a breve scadenza (fino a tre anni) dei paesi periferici, ndr] lanciato dalla Banca centrale europea non venga mai utilizzato, perché i governi dei paesi interessati non saranno incentivati a mettersi sotto la tutela della Troika. L’OMTs rischia quindi di essere inefficace nel rilanciare l’economia. Egli sostiene quindi che la BCE avrebbe dovuto fare come la Fed, e annunciare un programma incondizionato di acquisto di obbligazioni (private e pubbliche).

 

Il pezzo è interessante perché Münchau ha ragione, ma allo stesso tempo manca il bersaglio. Vale la pena cercare di chiarire perché.

Münchau ha perfettamente ragione nella sua proposizione principale: l’OMTs non ha nulla a che fare con un programma di espansione monetaria (o quantitative easing); e la condizionalità imposta per accedere agli aiuti non ha senso. Una banca centrale che voglia sostenere la crescita dovrebbe fornire liquidità al sistema attraverso operazioni di mercato aperto**e tagli dei tassi aggressivi (anche se i margini per farlo sono esigui).

Münchau manca il bersaglio, tuttavia, quando si lamenta che l’OMTs sarà inefficace perché i governi non lo utilizzeranno. Egli sembra confondere il ruolo di prestatore di ultima istanza e il ruolo di stabilizzazione macroeconomica della politica monetaria. I due ruoli possono essere legati, ma rimangono distinti.

Il compito di un prestatore di ultima istanza è quello di assicurare il debito (in questo caso il debito pubblico), al fine di convincere i mercati sulla solvibilità dei governi, e quindi di disinnescare la speculazione. La banca centrale si impegna ad acquistare titoli di Stato in quantità illimitate, in modo da rassicurare i mercati che ci sia sempre un acquirente per il debito che detengono in portafoglio. Il successo di un prestatore di ultima istanza quindi non è misurato dal numero di paesi (o banche) che hanno bisogno di farvi ricorso, ma piuttosto dal contrario. Se nessun paese ha bisogno di aiuto della BCE, questo significa che il suo ruolo di assicuratore è credibile. L’efficacia di un prestatore di ultima istanza è misurata dai tassi di interesse di mercato (che sono effettivamente diminuiti dopo l’annuncio di Mario Draghi).

Credo che il problema dell’OMTs sia la condizionalità, ma non perché potrebbe spingere i governi a non chiedere aiuto; ripeto che questo sarebbe il segno che la BCE è efficace. La condizionalità è un problema perché porterebbe ad ulteriore austerità e, quindi, ostacolerebbe la crescita (e la sostenibilità del debito a lungo termine).

Per valutare il successo di una banca centrale nel sostenere la crescita, invece, occorre valutare se l’incremento di liquidità fornita ai mercati risulta in condizioni creditizie migliori, e se questo a sua volta spinge al rialzo la spesa privata. Sono d’accordo con Münchau che la BCE non fa abbastanza per sostenere la crescita della zona euro, e che questo sia censurabile (per rimanere ben educati). Ma resta importante distinguere chiaramente tra i diversi compiti di una banca centrale, anche al fine di essere più efficaci nella critica.

Vale la pena peraltro di notare che oggi, per rilanciare l’economia, dovrebbe essere preferita la politica fiscale, visto l’economia europea rimane in una trappola della liquidità e il meccanismo di trasmissione della politica monetaria è non è perfettamente funzionante. Tuttavia, Paul Krugman spiega piuttosto bene perché, anche in situazioni di trappola della liquidità, un’espansione monetaria potrebbe funzionare.

Sarebbe auspicabile che, come la Fed, la BCE assumesse sia il ruolo di prestatore di ultima istanza che il compito di sostenere la crescita attraverso un’espansione monetaria. Ma purtroppo, oggi questo non è all’ordine del giorno. La BCE non sostiene la crescita della zona euro, in parte perché il suo mandato è limitato al solo obiettivo di inflazione (e ho già detto molto tempo fa che questo è semplicemente pazzesco). Ma, ancora più importante, perché non vuole farlo. La BCE e il suo Presidente sono intrappolati nell’ortodossia che soffoca l’Europa dagli anni ottanta. L’unica soluzione che propongono sono le riforme strutturali, e ancora le riforme strutturali.

Quando questo cambierà, saremo infine di fronte alla vera rivoluzione nella zona euro.

(*) OFCE, Observatoire français des conjonctures économiques – centre de recherche en économie de Sciences Po, Paris

 

**Nota_mia

Le operazioni sul mercato aperto (open market operations) sono transazioni che la banca centrale effettua in Borsa. Il termine è usato con riferimento alle sole banche centrali, che per statuto non hanno profitti e, diversamente dagli altri operatori, agiscono non con finalità di lucro, ma per sostenere la moneta nazionale.

Mediante operazioni sul mercato aperto la banca centrale acquista/vende titoli di Stato, immettendo moneta nel sistema. I titoli di Stato vengono collocati in un'asta (esterna alla Borsa), riservata a grandi investitori istituzionali che rivendono i titoli ai risparmiatori e ad altri soggetti economici. In Borsa esiste un mercato secondario dei titoli, in cui i titoli scambiati non sono degli emittenti, ma di acquirenti (piccoli risparmiatori e imprese, ma anche banche che li rivendono alla clientela), che decidono di vendere.

La compravendita dei titoli di Stato è il principale canale con il quale la Banca centrale assolve il suo compito statutario di regolare la quantità di moneta. Comprando titoli, inietta moneta nel sistema; vendendoli, riduce l'offerta di moneta.

Le operazioni sul mercato aperto assicurano la liquidità necessaria al sistema bancario, come è riportato nei testi di economia. Da notare che non è affatto equivalente ad assicurare la liquidità al sistema economico (di cui quello bancario è solo un sottosistema), ovvero a monetizzare il mercato.

Le operazioni sul mercato aperto sono quindi il modo in cui tecnicamente le banche centrali danno attuazione alla politica monetaria, a seguito di una decisione di alzare/abbassare i tassi.

Da Wikipedia

 
 
 
Vai alla Home Page del blog
 
 

INFO


Un blog di: Lucky340
Data di creazione: 04/05/2010
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

ILARY.85gryllo73neveleggiadra0gianni3410prefazione09whiskynsodachildchildcassetta2Miele.Speziato0Desert.69marabertowsuarez65vita.perezfrankostopRobertGordon
 

CHI PUŅ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963